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Australian Open: fuori Seppi, Pennetta e le Cichi, niente gloria per noi nella terra dei canguri

Gli Australian Open stanno entrando nel vivo e i tabelloni si stanno piano piano sfoltendo, avvicinandosi alla fase finale. La giornata appena conclusa è stata segnata da non poche sorprese, prima fra tutte quella dell’eliminazione di Andreas Seppi
(quanto meno per il modo in cui è maturata) contro il gioiellino di casa Nick Kyrgios, un giovanissimo talentuoso tennista che ancora deve compiere 20 anni, osannato dal pubblico sugli spalti.

L’Altoatesino ha condotto in maniera magistrale i primi due set, ma si fa incredibilmente rimontare e butta via il match-ball al quarto set, perdendo infine la partita al tie-break in favore dell’avversario. Partita conclusa con i parziali di 5-7 4-6 6-3 7-6 8-6, dopo più di 3 ore e mezzo di gioco. L’Italiano ha perso l’occasione di qualificarsi per la prima volta ai quarti in uno slam.
Rafa Nadal, invece, vince facile la sua partita contro il sudafricano Anderson a cui non lascia nemmeno per un momento il pallino del gioco in mano. La gara finisce con i parziali di 7-5 6-1 6-4, con lo Spagnolo che ha messo a segno ben 20 dritti.
Anche Andy Murray ha passato con successo il turno con un gran bel 6-4 6-4 6-3 7-5:lo Scozzese si è presentato al torneo come testa di serie numero sei e negli ottavi ha mandato a casa il bulgaro Grigor Dimitrov con una partita avvincente ma praticamente dominata dall’inizio alla fine e con pochissime sbavature.

Nel tabellone femminile, invece, vince e convince la sempreverde Sharapova, che in poco più di un’ora manda a casa la cinese Shuai Peng con un netto 6-3 6-0, ribadendo una volta ancora che è ancora una tra le più forti tenniste in circolazione.
Diverso andamento per la gara della stellina nascente canadese Eugenie Bouchard, da molti considerata proprio come erede dell’algida Ucraina, che forse a causa dell’immaturità psicologica nei tornei di così elevato spessore, ha avuto un brutto calo tecnico che ha permesso alla sua avversaria di recuperare lo svantaggio, fino a che non si è rimessa in carreggiata andando a vincere con il risultato di 6-1 5-7 6-2.
Ha sorpreso positivamente, invece, la vittoria della Makarova, che in un’ora si è sbarazzata della Goerges con un’eccellente 6-3 6-2.

Altra delusione italiana, invece, nel tabellone dei doppi, dove la premiata coppia Vinci – Errani è stata sconfitta nel terzo turno dalle due giovani Julia Georges e Anna-Lena Groenenfeld. Dopo due anni di fila di dominio, la coppia italiana abdica e mostra le sue debolezze, in una partita che non le ha mai viste dominare, sempre in rincorsa fino al punto decisivo. Va fuori anche l’altra italiana, Flavia Pennetta, che quest’anno si è presentata in coppia con Martina Hingis.
Unica soddisfazione di questi Australian Open arriva dal doppio maschile, dove la coppia formata da Fabio Fognini e Simone Bolelli riesce a passare lo sbarramento arrivando agli ottavi, segnando un ottimo 6-4 6-2 contro Oliver Marach e Michael Venus: dal 2013 la coppia azzurra non passava lo sbarramento degli ottavi e si prepara quindi a giocare una storica partita sul cemento di Melbourne, nella speranza di doppiare quell’impresa, raggiungendo le semifinali e, magari, riuscendo a conquistare l’ambita finale per tenere alti i vessilli tricolori.

Dando uno sguardo agli abbinamenti del prossimo turno, i nostri due ragazzi dovranno affrontare il temibile duo formato da David Marrero e Pablo Cuevas, che potrebbero dare del filo da torcere a Fognini e Bolelli nella corsa alla finale.
Nel singolo, invece, Nick Kyrgios dovrà vedersela con Andy Murray, uno dei più temibili e imprevedibili tennisti del tabellone, mentre Rafa Nadal dovrà affrontare Berdych, che negli ottavi ha sconfitto l’australiano Tomic, che si presenta davanti allo spagnolo senza aver lasciato nemmeno un set agli avversari in questo torneo.
La sfida più attesa dei quarti, però, è nel tabellone femminile, dove si sfideranno Maria Sharapova e Eugenie Bouchard, le due reginette che rappresentano il presente e il futuro del tennis mondiale a lustrini, grandi sportive sul campo e prime donne fuori, capaci di catalizzare l’attenzione di un vasto bacino di pubblico.
L’altra russa Makarova, invece, dovrà vedersela con una delle più accreditate alla vittoria finale, la rumena Simona Halep, testa di serie numero 3, che negli ottavi ha vinto contro la Wickmayer in due set.

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