Proprio nello stesso momento in cui sul piano militare l’Isis registra una sconfitta con la perdita di Kobane, la “città simbolo” della lotta tra i jahdisti e le forze della coalizione, arriva l’appello del portavoce dell’Isis che si rivolge soprattutto ai “lupi solitari”, che già hanno colpito nelle città occidentali, e cita per l’appunto gli attentati che sono stati eseguiti da singoli terroristi sia in Belgio, che in Francia, Australia e Canada, che in tutti i casi hanno provocato delle vittime.
Anche Roma è nel mirino dei miliziani, che parlano di colpire i “crociati”, ovunque si trovino nei loro territori. Muhammad al-Adnani enfatizza le imprese dei terroristi islamici, dicendo
“Avete visto cosa un singolo musulmano è stato in grado di fare”
e durante lo stesso messaggio sottolinea la felicità per la morte di re Abdullah dell’Arabia Saudita, definito un “tiranno”. Secondo il portavoce dell’Isis la campagna dei “crociati”, verrà sconfitta, e dopo aver ottenuto la vittoria gli islamisti si ritroveranno a Gerusalemme, chiamata con il suo nome arabo di al-Quds, ed in seguito a Roma.
Il messaggio di Muhammad al Adnani è intitolato “Die in your rage” ed indica proprio la capitale italiana, simbolo nel mondo del cristianesimo, come uno degli obiettivi da colpire e conquistare. Il messaggio è tutto una “chiamata alle armi” per i terroristi sparsi in Europa e negli stati dell’occidente, invitati a colpire.
In precedenza Muhammad al Adnani aveva minacciato sia l’Italia, ed alcuni dei suoi simboli artistici più importanti, tra cui la Torre di Pisa, ed anche il Papa e la Città del Vaticano. In quel precedente video, la voce di Muhammad al Adnani si sentiva mentre scorrevano delle immagini tratte da alcuni film storici come “Le Crociate”, o “300”. Nel filmato le minacce seguivano la dichiarazione, ad uso dei cittadini europei, nella quale si diceva come fossero stati i governi occidentali ad avviare la guerra contro l’Isis e non viceversa.
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