Una donna americana, di cui però non si conoscono le generalità, sarebbe caduta in mano all’organizzazione terroristica dell’Isis e gli Stati Uniti subito si mobilitano per rintracciarla e portarla in salvo. L’annuncio è stato dato dallo stesso Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama durante un’intervista alla Nbc. La donna americana, di ventisei anni, si sarebbe recata in Siria come cooperante per poi essere rapita dall’Isis lo scorso anno.
La notizia arriva poi proprio nelle ore in cui giunge anche la conferma della decapitazione del giornalista giapponese Kenji Goto, ennesimo caso di barbarie e uccisioni perpetrate dalla purtroppo ben nota organizzazione terroristica.
Il clima è sempre più testo, così come crescente è anche il numero di persone di diversa nazionalità e provenienza che si trovano ora in mano all’Isis e altre organizzazioni terroristiche oltre ai già troppi soggetti che sono stati invece già uccisi dalle stesse organizzazioni menzionate.
In tale clima è intervenuto anche il segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon, che ha gridato e condannato al mondo le atrocità perpetuate nei confronti degli ostaggi ed in particolare dell’ultima vittima il giornalista giapponese Kenji Goto. Secondo le parole del Segretario generale, le morti sono ormai troppe e la violenza incessante a cui sono sottoposte le terre di Iraq e Siria deve finire.
Per questo motivo, Ban ki-Moon ha rilasciato un nuovo messaggio di appello agli appartenenti all’Isis e di tutte le altre organizzazioni terroristiche chiedendo il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da tutte le frange estremiste.
[…] Kayla Mueller, la 26 enne cooperante dell’Arizona si era recata in Siria con l’organizzazione umanitaria “Support to Life”, ed era stata presa in ostaggio dai terroristi nell’agosto del 2013, mentre prestava servizio in un ospedale di Medici Senza Frontiere. […]