Questa volta sono stati i vicini di casa a parlare e a raccontare delle urla che tutti i giorni provenivano dall’abitazione degli Stival, situata nel piccolo comune di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa.
I vicini raccontano che puntualmente ogni giorno sentivano Veronica urlare furiosamente per ore intere sia contro il marito che contro i figli. Come riportato dal Messaggero, il racconto dei vicini e di chi li vedeva ogni giorno per strada è ricco di particolari che fanno emergere la personalità aggressiva della madre del piccolo Loris.
In particolare alcuni vicini hanno riferito che spesso, durante il pomeriggio in cui erano a casa, sentivano la donna urlare ai suoi figli e una volta anche scagliare delle sedie e altri oggetti di casa sul pavimento. Dal racconto emerge che la madre usava rivolgere al piccolo Loris delle parole offensive e pesanti per un bambino.
La testimonianza dei vicini riguardo le urla provenienti dalla casa degli Stival è stata avvalorata anche dalla confessione della mamma di un compagno del bambino che ha raccontato agli inquirenti un episodio avvenuto precisamente durante la scorsa estate. Quel giorno, racconta la donna, aveva accompagnato suo figlio a giocare a casa di Loris, ma il bambino dopo appena 10 minuti scappò spaventato dall’abitazione. Alla mamma ha raccontato di essere fuggito perché Veronica urlava forte contro Loris quasi da sembrare una pazza.
I racconti sembrano confermare il quadro psicologico che gli inquirenti hanno fatto di Veronica, ovvero una donna dalla personalità debole, schiacciata dalla routine e da problemi familiari.
L’ultima testimonianza, che ha lasciato gli inquirenti perplessi, sono state le parole della pediatra che seguiva i figli di Veronica Panarello. Il medico, come si legge anche nell’ordinanza, aveva riferito che il bambino nell’ultimo mese aveva perso quattro chili in soli venti giorni e appariva molto esile e con una crescita non proporzionata alla sua età.
