Chi va piano, va sano e…Ricerca danese mette in guardia da un’attività fisica eccessiva
L’esercizio fisico uccide tanto quanto la pigrizia. È questo il sorprendente risultato di una ricerca condotta dal Frederiksberg Hospital di Copenhagen, che sancisce il riscatto dei pigri: restare per troppo tempo sul divano è pericoloso quanto un’attività fisica eccessiva.
Secondo lo studio danese, infatti, chi effettua jogging in maniera troppo intensa ha le medesime probabilità di morire di coloro che conducono una vita sedentaria. La giusta via, come al solito, è quella di mezzo: risulta infatti decisamente più salutare un esercizio fisico moderato, da svolgere massimo tre volte alla settimana, non di più.
A garantire benefici, dunque, è l’attività fisica in quantità non eccessive, per un totale di circa due ore e mezzo alla settimana. I risultati dello studio sono stati divulgati sul “Journal of American College of Cardiology”, dopo che i ricercatori hanno preso in esame oltre 5 mila persone in occasione del “Copenhagen City Heart Study“. Fra queste cinque mila persone, sono state individuati un migliaio di amanti dello jogging e circa quattro mila sedentari; poi sono state prese in considerazione le ore di jogging dei più sportivi, la loro frequenza cardiaca e la percezione che ciascun individuo aveva del proprio esercizio fisico, per giungere alla conclusione che nell’arco di 12 anni coloro che praticano jogging in modo intenso hanno le medesime probabilità di morire di coloro che vivono in modo sedentario. Chi, invece, corre e svolge un’attività fisica a ritmi moderati vanta una migliore frequenza cardiaca e soprattutto una mortalità più bassa.
È possibile dedurre, dunque, che se si vuole migliorare l’aspettativa di vita e ridurre il rischio di morte, bisogna fare jogging soltanto un paio di volte alla settimana e ad un ritmo non troppo intenso. Fare di più, infatti, non solo potrebbe essere totalmente inutile, ma persino dannoso, come ha spiegato uno degli autori della ricerca, Peter Schnohr. Il jogging, insomma, fa bene e può allungare la vita, ma solamente se viene fatto a piccole dosi. In questo caso, il rischio di mortalità in confronto ai sedentari si riduce addirittura del 30%, mentre per chi svolge un’attività fisica intensa i rischi possono addirittura essere superiori rispetto a coloro che non muovono un passo. Sì alla corsa, dunque, ma solamente a passo lento oppure moderato, vale a dire intorno agli tto chilometri orari, non oltre.
Correre più in fretta serve soltanto ad avvicinarsi un po’ più velocemente alla morte. Il rapporto fra stato di salute ed attività fisica sembra seguire un andamento a forma di U: fino ad un certo punto, l’esercizio fisico è salutare e offre dei benefici, ma superata una certa soglia diventa addirittura dannoso per l’organismo.