Anonymous all’attacco dell’Isis: oscurati centinaia di siti e profili social dei terroristi
L’ambiziosa operazione, avviata lo scorso 9 gennaio in seguito all’attentato parigino ai danni di Charlie Hebdo, è finalmente entrata nel vivo: oltre alla chiusura di molti account legati all’Isis, gli hackers di Anonymous hanno pubblicato gli indirizzi IP di ogni profilo, facilitando enormemente l’individuazione delle persone fisiche che si celavano dietro ai profili social dello Stato Islamico.
“I terroristi dell’Isis non sono musulmani”, affermano temerariamente gli hackers di Anonymous, “d’ora in avanti saranno trattati come un Virus: noi di Anonymous rappresentiamo l’unica cura.”
Un duro colpo per gli strumenti di comunicazione del “Califfato”, che fino ad ora aveva utilizzato i social network per diffondere video – compresi i filmati delle esecuzioni e delle decapitazioni – e per comunicare le loro dichiarazioni d’intenti.
L’attacco di Anonymous ridurrà notevolmente il potenziale comunicativo dell’Isis, e il morale dei terroristi, già messo a dura prova dalle offensive militari della Giordania – i leader giordani affermano di aver eliminato il 20% della forza dell’Isis – rischia ora di crollare definitivamente, un crollo reso ancor più probabile dalla spaventosa efficacia delle armate militari giordane: dopo soli tre giorni di attacchi e rappresaglie, la capacità militare dell’Isis è stata notevolmente ridimensionata, e gli obiettivi raggiunti (e distrutti) hanno già superato le cinquanta unità.
Una cifra destinata a salire, se si considerano le dichiarazioni di Mansour Jbour, comandante delle forze aeree giordane:
“Gli sforzi militari della Giordania proseguiranno incessantemente fino al raggiungimento del nostro obiettivo finale: la completa distruzione dell’Isis e dei suoi apparati militari. Abbiamo già ucciso 7.000 militanti dell’Isis, e non abbiamo nessuna intenzione di fermarci”.
Tra le file dei terroristi dello Stato Islamico sembra serpeggiare il timore di essere scoperti, il timore che qualcuno (l’intelligence giordana, gli Stati Uniti) possano risalire alla loro identità attraverso cellulari, smartphone e apparecchi tecnologici, e il rischio di una defezione di massa sembra essere più alto che mai.
Gli oscuramenti di Anonymous possono rappresentare un colpo fatale per l’organizzazione terrorista: senza strumenti di comunicazione, i terroristi non potranno procedere al reclutamento di nuovi combattenti – le file dei militanti si stanno già assottigliando – e l’approdo di nuovi foreign fighters, già notevolmente ridotto nel corso delle ultime settimane, potrebbe subire una brusca (e, con ogni probabilità, definitiva) battuta d’arresto.
[…] maglie della ragnatela dell’Isis si stanno allargando sempre di più e sono arrivate anche in […]