Ennesima strage del mare e il sindaco di Lampedusa non ci sta “Europa indifferente, Papa Francesco si ribelli!”
Anche in questi ultimi giorni l’Italia ha assistito a diversi sbarchi di disperati lungo le proprie coste; è di soli 3 giorni fa la notizia di 29 morti nel canale di Sicilia.
Nelle scorse ore, inoltre, è circolata la notizia allarmante che altre 300 persone potrebbero essere scomparse in acqua, trovando una morte atroce. È stato il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, a sollevare per l’ennesima volta la necessità di trovare una soluzione in quanto, tra le vittime di questa “tratta”, rientrano molti vecchi e bambini, che sfidano quotidianamente la morte. La Nicolini, evidentemente provata dagli ultimi avvenimenti, ha voluto lanciare un appello al Presidente del Consiglio Renzi, chiedendo a quest’ultimo di farsi promotore di una prossima Conferenza di pace e per i diritti umani, da tenersi nella città di Lampedusa. La speranza è che l’Unione Europea si renda partecipe, dimostrandosi vicina all’Italia.
Sempreil primo cittadino siciliano ha voluto ricordare come, nel 2015, tali stragi di innocenti non dovrebbero assolutamente avvenire. I disperati che partono dalla Libia e da altri Paesi accettano di mettersi in viaggi in condizioni proibitive.
Questo, secondo il sindaco, ha un solo significato: “l’Africa sta esplodendo“. L’Europa, ormai, non può più girarsi semplicemente dall’altra parte facendo finta che non stia accadendo nulla; in questo caso, non è possibile adottare la “politica dello struzzo“.
Oltre a rivolgere le proprie speranze a Renzi, la Nicolini ha chiesto una presa di posizione più netta anche a Papa Francesco che, secondo il Sindaco, rappresenta l’unica persona in grado di poter convincere Bruxelles ad intervenire concretamente sul problema. Il tutto dovrebbe avvenire in tempi strettissimi, perché non sono solo i morti a far scattare l’allarme, ma anche i vivi. Questi ultimi, oltre a necessitare dei primi aiuti, hanno bisogno di strutture adeguate in grado di accoglierli.