Rappresentazioni umane naif o testimonianza di un’antica razza aliena? Le statue di Temehea Tohua sono un’enigma
Grandi monumenti di pietra appartenenti a civiltà antiche, si pensi ad esempio a Stonehenge, la Sfinge o le Piramidi, sono da sempre un mistero per l’umanità, sia per il metodo con il quale sono stati costruiti, sia per il loro intrinseco significato.
Nei decenni scorsi non sono mancate le ipotesi legate a precedenti civiltà aliene e, adesso, questa ipotesi sembra investire anche le grandi statue di Temehea Tohua, un paese che sorge a Nucu Hiva, l’isola più grande dell’arcipelago delle Isole Marchesi, facenti parti della Polinesia francese.
Su questa isola vivono poche centinaia di persone e nessuna di loro, naturalmente, sembra sapere nulla sull’origine di queste strane statue che, apparentemente, raffigurano degli esseri umani. Gli studiosi, però, negli ultimi anni hanno osservato molto attentamente queste sculture e hanno individuato alcuni particolari inquietanti: queste figure, infatti, presentano la testa grossa, il collo allungato, gli occhi grandi e tanti altri piccoli dettagli ambigui che fanno pensare ad essere alieni.
Gli esperti sostengono che le antiche popolazioni che abitavano questo arcipelago potrebbero essere entrate in contatto con una o più razze extraterrestri ed è per questo motivo che le avrebbero raffigurate con queste statue. Si tratterebbe, nello specifico, della razza dei Rettiliani, meglio noto come popolo del Lizard, dove “lizard” in inglese significa, appunto, lucertola. Secondo alcune discutibili teorie, questo popolo alieno vivrebbe nella costellazione del Dragone. Sono davvero tante le ipotesi degli esperti di Ufo e degli appassionati dei film sugli alieni, persone che credono davvero alla loro esistenza: ebbene, secondo queste persone i Rettiliani vorrebbero conquistare da sempre la Terra, anzi, potrebbero star già attuando un piano per prendere il pieno controllo degli esseri umani. Se così fosse, allora vuol dire che le popolazioni autoctone della Polinesia avrebbero ricevuto la visita di questi esseri che hanno scambiato per divinità giunte dal cielo.
Alcune di queste statue, invece, raffigurerebbero i cosiddetti Grey Aliens, gli alieni grigi, una razza di schiavi creata appositamente dai Rettiliani per disporre di soldati utili per la conquista di nuovi mondi. Stando ai racconti delle vittime delle abductions, ossia dei presunti rapimenti alieni, questi esseri grigi avrebbero grandi occhi e fattezze fisiche molto simili a quelle delle figure rappresentate sull’isola polinesiana. Secondo queste persone, inoltre, gli schiavi dei Rettiliani potrebbero essere stati mandati sulla Terra secoli fa proprio per studiare e sottomettere la razza umana.
La dominazione aliena del nostro Pianeta sarebbe dunque iniziata secoli fa? Potrebbe essere la verità oppure solo un’ipotesi suggestiva, ma pur sempre fantasiosa. Secondo gli scettici, invece, le statue di Temehea Tohua altro non sarebbero che le opere di qualche antico scultore dalla fervida immaginazione, o di un artista che, magari a modo suo, ha provato a raffigurare antiche divinità, anche se non può che far riflettere il come tali rappresentazioni ritornino un po’ in tutti i luoghi del Pianeta. Alieni o meno, il mistero delle giganti statue di Temehea Tohua continua e attira ogni anno anche tantissimi turisti su queste splendide isole.
[…] Queste particolari sculture si trovano su Nuku Hiva, l’isola maggiore dell’arcipelago delle Isole Marchesi situate nell’Oceano Pacifico, Temehea Tohua il sito dove sono sono collocate queste strane sculture, è la casa ancestrale di Vaekehu, l’ultima regina di Taiohae, ovvero la città principale dell’isola. Quest’isola è unica per le sue strane statue che secondo alcuni ricercatori, raffigurerebbero creature non terrestri. Sono in molti a voler svelare l’enigma delle sculture Temehea Tohua. Rappresentano realmente esseri extraterrestri, o sono il frutto dell’immaginazione degli aborigeni polinesiani? Link immagini: link – link – link – link […]