Nella 4ª di ritorno della serie A di basket che si conclude stasera con un interessante Armani Milano – Sidigas Avellino, il colpo della giornata è quello di Pesaro che batte Reggio Emilia che cade dopo aver vinto le ultime 5 gare consecutive. Un’altra striscia positiva interrotta è quella di Caserta, ko sul campo di Pistoia. A Varese, nonostante l’arrivo del nuovo pivot, la formazione di Pozzecco cede contro la Reyer Venezia, Capo d’Orlando stecca pesantemente in casa contro Cremona,mentre Sassari vince al PalaSerradimigni contro la Virtus Roma. Anticipo e posticipo sono di Trento e Virtus Bologna che battono rispettivamente Brindisi e Cantù.
Alla Reyer Venezia bastano l’ottima prestazione di Stone, autore di una doppia doppia nella quale aggiunge 14 rimbalzi ai 13 punti segnati ed il solito contributo di Peric, per espugnare Varese, che si ferma alla miseria di 53 punti segnati, nonostante Pozzecco possa disporre del nuovo pivot Jefferson, e di Diawara, al rientro dopo l’infortunio. Ora Lombardi decisamente a rischio retrocessione. Il quintetto di Varese aveva iniziato bene con un primo vantaggio sul 7-4, ma poi la Reyer sorpassa ed arriva anche al vantaggio in doppia cifra sul 17-27, grazie all’ex Goss. Varese accorcia, ma il vantaggio resta sempre di Venezia che va al riposo 31-39. La situazione non cambia dopo l’intervallo con i Lagunari che controllano e salgono anche a + 18 quando è da poco iniziato l’ultimo quarto. La formazione di Pozzecco è ormai allo sbando e chiude con la settima sconfitta casalinga su nove partite, un po’ troppo per i palati raffinati dei tifosi varesini.
Sassari conquista i due punti contro la Virtus Roma scappando nell’ultima frazione ed allungando la sua striscia positiva sul parquet di casa. La Dinamo deve rinunciare a Sosa, ed aspetta l’arrivo di Kadji, mentre si rivede in panchina Brooks. Dopo una prima parte in equilibrio, Sassari scatta in avanti ( 22 – 15) con l’ingresso in campo, applauditissimo, di Brooks. Alla sirena il tabellone dice 35-32. La gara resta aperta anche nel terzo quarto con il punteggio di 53 – 48 al 30esimo. L’allungo dei Sardi è firmato da Dyson per il 57-48. Roma torna a -6, e poi a – 4 con due liberi di Jones, ma Logan e Brooks ricostruisco il vantaggio per la squadra di Sacchetti.
Si ferma in terra toscana la striscia positiva di Caserta che lotta sino a 5 minuti dalla fine, ma poi è costretta ad alzare bandiera bianca contro Pistoia, che con questo successo ne mette insieme 5 nelle ultime 7 gare disputate, candidandosi con merito per le posizioni playoff. Dopo un primo quarto chiuso in favore dei padroni di casa per 23 – 18, il secondo si apre con un break 2 – 12 a favore degli ospiti, che Moretti ferma con un timeout, dopo il quale i suoi tornano a segnare e Filloy impatta a quota 32. Toscani avanti all’intervallo, poi si svegliano Ivanov e Capin che a poco dalla fine del terzo quarto riporta i suoi a -3. Nell’ultima frazione un tap in di Scott dà il + 1 a Caserta, ma al 35esimo Milbourne ed Hall con due triple consecutive portano Pistoia al 74-66 e subito dopo la tripla di Cinciarini per il + 11 mette la parola fine all’incontro.
Pesaro beffa Reggio Emilia con il suo grande cuore, regge quando più volte la Grissin Bon la manda a – 10 e conquista la vittoria con un 4/4 dalla linea di Wright, dopo che all’inizio la percentuale dei Pesaresi era stata disastrosa. L’ultima preghiera di Diener, da otto metri, non va e Pesaro può esultare. In una gara che ha visto quasi sempre avanti la formazione ospite, al 36esimo siamo sul 67-67, ed al 29esimo 71 – 71. Poi la lotteria dei falli sistematici che premia i padroni di casa che ritrovano tranquillità dalla linea della carità.
Una brutta Capo d’Orlando vede arrivare la quarta sconfitta consecutiva per mano di Cremona, che espugna con facilità il PalaFantozzi giocando di squadra. L’Upea è entrata in campo senza mordente, con brutte scelte al tiro, ed a fine gara ha dovuto sopportare anche la contestazione da parte dei suoi tifosi. La squadra di Pancotto domina anche a rimbalzo e tira con il 45%, con grande compattezza. I Siciliani partono meglio ma è un fuoco di paglia perché al metà primo quarto Cremona è già sul 9 – 15 con Bell e Daniel. Con i padroni di casa che sbagliano anche le cose elementari per Cremona e facile, controllare, raggiungere la doppia cifra e mettersi in tasca due punti importanti.
Nell’anticipo del sabato torna a sorridere Trento, che ferma la striscia perdente a quota 4. I ragazzi di Buscaglia vincono soprattutto grazie alla grande difesa, ed in attacco cavalcano un ritrovato Mitchell, a quota 29, ed un sempre concreto Pascolo, 19. Molto bene anche Forray ed il giovane Spanghero, che mette i punti del definitivo allungo. Brindisi ha un grande Turner che partendo dalla panchina garantisce un bottino di 29 punti, ma per il resto poche fiammate, con Bucchi deluso dalla prestazione dei suoi.
Alla Unipol Arena cade anche la Pallacanestro Cantù di Sacripanti, cinque successi nelle ultime sei e qualificazione nell’Eurocup centrata in settimana. Il finale di 108 – 96 parla di una gara dominata dagli attacchi con Hazell che sale al proscenio nell’ultimo quarto, quando la Virtus perde Ray per infortunio. Per l’americano di Bologna 33 punti, 15 dei quali nel corso dell’ultimo quarto. Per Cantù ottime prestazioni di Buva e Johnson-Odom, ma la vittoria dei Bolognesi è senza alcun dubbio meritata.
Classifica
32 Milano
28 Reggio Emilia, Venezia
26 Sassari
22 Brindisi
20 Trento
18 Cremona, Bologna, Pistoia, Cantù
16 Avellino
14 Roma
12 Capo d’Orlando, Varese
10 Pesaro
8 Caserta