A Roma fermare gli hooligans è stato impossibile: il loro numero è stato sottovalutato
Pareggio in campo per la Roma, e sconfitta nelle piazze della Capitale. Questo il risultato della visita a Roma del Feyenoord, e dei suoi presunti tifosi, che nel corso della giornata hanno devastato diverse piazze della capitale, dando vita anche a scontri con le forze dell’ordine.
48 ore prima della gara, da parte delle autorità olandesi preposte a vigilare sulle trasferte, era arrivata una comunicazione nella quale si segnalava che oltre ai 5000 tifosi organizzati, avrebbero seguito la squadra anche altri 500, tutti senza biglietto, e segnalati come i più violenti. Le autorità olandesi avevano anche provveduto all’invio di una decina di loro funzionari per tenere sotto controllo la situazione.
La questura di Roma aveva predisposto un piano con controlli da effettuare sia negli aeroporti, che ai caselli autostradali, che nelle stazioni ferroviarie, con altrettanti presidi, in modo da scortare i tifosi al centro di raccolta, che nei casi di incontri a carattere internazionale è predisposto all’interno di Villa Borghese. Almeno 500 pseudo tifosi sono comunque riusciti ad eludere i controlli e nella serata di mercoledì hanno assaltato Campo dei Fiori, per poi ripetersi ieri a Piazza di Spagna, dove è stata danneggiata anche la fontana della Barcaccia, recentemente restaurata.
I responsabili della sicurezza hanno dichiarato che per fermale gli hooligans le cariche avrebbero potuto coinvolgere la popolazione ed i turisti che si trovavano in circolazione in pieno giorno, e pertanto è stato deciso di soprassedere per evitare rischi più gravi. Secondo quanto si è appreso da fonti della questura, gli hooligans sono arrivati a Roma suddivisi in piccoli gruppi, e non hanno utilizzato nessuno dei servizi predisposti per la trasferta. Molti sono arrivati in macchina passando attraverso il Belgio.
Le immagini dei teppisti riprese nelle piazze romane hanno fatto immediatamente il giro del mondo rimbalzate sulle varie televisioni, e mostrano diversi facinorosi che danno calci a persone e cose e dispongono sia di fumogeni, che di bombe carta, che sono state anche lanciate contro la polizia.
Probabilmente la situazione è stata sottovalutata, ritenendo che i reparti delle forze dell’ordine schierati, fossero sufficienti per il numero dei teppisti che era stato comunicato. Da parte del Viminale si è comunque escluso di emettere dei provvedimenti disciplinari nei confronti degli incaricati, in quanto con le loro scelte hanno evitato il peggioramento della situazione.
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