È stato trasmesso solo ieri sera, nella puntata in onda su Italia Uno de “Le Iene”, ma già il video dello scherzo macchinato da Lucio Golia, ai danni del comandante Francesco Schettino, è diventato “virale”.
La clip, ha inizio con una breve cronistoria delle tragiche vicende relative al naufragio della Costa Concordia, che negli ultimi anni hanno portato Schettino a divenire un personaggio pubblico. Nel video, girato nel mese di novembre del 2014, si vede la “Iena” Golia, intenta a contattare l’agente che cura i diritti d’immagine del comandante per ottenere un incontro in cui discutere dell’eventuale partecipazione di Schettino all'”Isola dei Famosi“.
Golia e l’agente fissano un incontro per la settimana successiva, e a presentarsi all’appuntamento è il “procuratore” in persona di Schettino, colui che si occupa di curare i rapporti con la stampa e con i media di un personaggio che per un periodo, come sottolineato dallo stesso agente, “è stata la terza parola più digitata su Google”.
Il procuratore di Schettino delinea un profilo inaspettato del suo assistito, definendolo una persona amabile, intelligente e ricca di risorse, colorendo il tutto con qualche aneddoto riguardante le recenti “nuotate” tra uno scoglio e l’altro del Capitano. Questi racconti, suscitano l’ironia di Golia, che sottolinea come per Schettino, dopo le vicende della Concordia, sia meglio evitarli del tutto gli scogli!
Dopo qualche battuta si passa alla vera trattativa: i finti “produttori” del reality offrono 50.000 € a puntata; l’agente dopo aver illustrato la prospettiva della partecipazione all’Isola al diretto interessato fa il suo prezzo: 2 milioni e mezzo! Il compenso, secondo il procuratore, sarebbe giustificato dall’interesse suscitato in tutto il mondo dalla partecipazione di Schettino, e del resto, conoscendo personalmente l’indole del comandante, è pronto a giurare che questi, sarebbe in grado di vincerlo il reality, nonché di alzare lo share del programma, vista la facile propensione alle risse e all’innamoramento.
A questo punto, “Le Iene” prendono tempo per cercare di reperire i fondi necessari a garantire la presenza di Schettino sull’Isola: e poi, come sottolineato dall’agente stesso, non c’è neanche la fretta del processo:
“Tanto Schettino non va in galera adesso, ci va alla fine dei tre gradi di giudizio”.
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