È ancora vivo lo sconcerto per il video divulgato la settimana scorsa, che riproduceva la disumana decapitazione di 21 cristiani copti in Libia. Proprio dallo sdegno suscitato da tale filmato è scaturita l’inattesa campagna interventista dell’aviazione egiziana.
Adesso, però, qualificati esperti americani di comunicazione, a seguito di un’inchiesta commissionata dall’emittente televisiva Fox, avanzano seri dubbi sull’effettiva veridicità di tali drammatiche immagini.
Da una più accurata analisi del video diffuso in rete, emergono manipolazioni aggiunte in fase di post produzione. A destare non poche perplessità è anzitutto l’altezza dei terroristi, sproporzionata rispetto allo sfondo e ai prigionieri.
Anche il mare che si tinge di rosso dopo le decapitazioni seriali, nonché il suo rumore irreale che fa da sottofondo alle farneticazioni jihadiste, evoca suggestioni da colonna sonora e da effetti speciali cinematografici, confezionati digitalmente al computer.
Tuttavia, purtroppo, ciò non significa che non vi sia stata alcuna esecuzione; la speranza che le 21 vittime siano in realtà ancora vive, sono davvero esigue per non dire vane.
Probabilmente le decapitazioni sono avvenute altrove, facile ipotizzare che ciò si sia consumato in un luogo chiuso; la successiva aggiunta digitale del mare e della spiaggia serve soltanto a rendere ancor più drammatico l’impatto scenografico delle immagini.
La manipolazione delle immagini, con creazione di contesti digitali e virtuali, dove vengono traslate le immagini di esecuzioni avvenute realmente altrove, serve probabilmente a depistare i droni che cercano disperatamente di localizzare il quartier generale dei boia.
Tali perplessità erano emerse sin dalla prima diffusione del video, e non è questa la prima volta che ci si interroga sulla veridicità di un filmato diffuso dall’Isis.
Lecito pertanto domandarsi: dove finisce la realtà, con le sue aberranti e abominevoli propaggini, e dove comincia la propaganda, finalizzata ad alimentare e diffondere la cultura del terrore su scala mondiale?
[…] è arrivato l’ennesimo video choc dell’organizzazione terroristica dell’Isis. Il video, per il momento considerato autentico dal Site, mostra 21 combattenti curdi rinchiusi […]
[…] i responsabili apparterrebbero allo stesso gruppo che aveva in precedenza giustiziato i 21 Copti nel mese di Febbraio, diffondendo anche un video della decapitazione. Questo attacco ad un campo […]
[…] Appena lo scorso febbraio, infatti, un diverso video mostrata l’esecuzione di altre ventuno vittime egiziane di religione cristiana, la cui uccisione era avvenuta sempre in territorio […]