Nove morti ed una donna ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Uhersky Brod; questo il bilancio di una sparatoria avvenuta all’interno di un ristorante di questa città della Moravia.
Protagonista dell’episodio un sessantenne abitante nella stessa città, con problemi mentali. Secondo quanto è stato riferito da una tv privata locale, “Prima”, il responsabile aveva avvertito la televisione stessa della sua intenzione, dichiarando al telefono di essere vittima di “bullismo” e di voler quindi regolare da solo i suoi conti, visto che le autorità non riuscivano a risolvere il suo problema.
Pavel Lebduska, che aveva ricevuto la telefonata dell’uomo, ha cercato di trattenerlo al telefono, in modo da consentire alla polizia di localizzarlo, ma la telefonata si è interrotta. Secondo il giornalista, dalla voce dell’uomo si intuiva tutta la sua disperazione.
Secondo le testimonianze di chi ha assistito al fatto, subito dopo aver fatto il suo ingresso nel ristorante, l’uomo ha iniziato a sparare senza sosta; all’interno del ristorante in quel momento si trovavano circa 20 persone ed il sessantenne ha compiuto una strage.
Successivamente, l’assalitore è stato a sua volta ucciso, come ha dichiarato il Ministro dell’Interno ceco, ma su questa dinamica deve ancora essere fatta chiarezza, in quanto secondo alcuni testimoni, l’uomo si sarebbe ucciso, dopo la sparatoria. Il premier della Repubblica Ceca, Bohuslav Sobotka, immediatamente informato del fatto, ha espresso parole di cordoglio per le famiglie delle nove vittime.
