La donna, 26enne ha sempre confermato la sua versione dei fatti durante tutti gli interrogatori a cui è stata sottoposta, raccontando come sono andate le cose la mattina del 29 novembre ovvero il giorno della scomparsa del piccolo Loris.
Quella mattina Veronica dice di aver accompagnato Loris a scuola anche se ormai tutti i suoi compagni e le maestre hanno già confermato che il bambino non è mai entrato in classe. Un testimone, che fino ad ora era stato ritenuto attendibile, aveva dichiarato di aver visto Loris nei pressi della piazza principale del paese che si avviava dal lato opposto della scuola.
Questa testimonianza era stata presentata dalla difesa di Veronica e quindi confermava le sue dichiarazioni sul fatto che comunque il piccolo Loris, quella mattina, anche se non era entrato in classe, alle 8:40 era ancora vivo.
La svolta però si è avuta proprio in queste ore, quando la testimonianza del teste sul bambino visto camminare per il paese è crollata del tutto. Il piccolo, infatti, non era Loris ma un altro bambino di 10 anni che frequentava la stessa scuola del bimbo ucciso.
Il bambino avvistato è stato identificato ed è già stato interrogato dagli inquirenti a cui ha detto che quella mattina di novembre si trovava presso la piazza perché stava aspettando la madre per recarsi alla scuola Falcone-Borsellino.
Inoltre, il bambino in questione, ha dichiarato anche di non conoscere Loris anche perché i due frequentavano due classi diverse avendo due anni di differenza. La testimonianza, dunque, non è più valida e per questo non c’è più alcun elemento che scagionerebbe la madre di Loris Stival.
La donna continua dal carcere a dichiararsi innocente anche se ci sono nuove prove che smentirebbero la sua versione dei fatti. Recentemente, infatti, sono state acquisite dalle telecamere altre immagini che mostrano la donna mentre il 29 novembre si reca nei pressi della ludoteca dove si trovava l’altro suo figlio, mentre la stessa Veronica aveva dichiarato, mentendo, che stava andando verso l’istituto scolastico di Loris.