Lunedì scorso, il personale che si occupa dello smistamento e del controllo della corrispondenza, diretta agli uffici della White House, hanno intercettato una busta sospetta.
La missiva, diretta a un ufficio, durante un primo esame ha evidenziato al suo interno tracce di cianuro, e per questo è stata sottoposta a ulteriori controlli. La paura che potesse contenere anche agenti biologici o chimici, dannosi per l’uomo, è stata immediatamente scongiurata grazie all’effettuazione di un test “speditivo”.
La lettera è stata però bloccata e inviata immediatamente a un laboratorio federale, soprattutto per capire da chi era stata spedita. Il portavoce del Secrete Service (la branca del servizio segreto che si occupa della protezione del presidente Obama), Brian Leary, ha confermato che non ci sono stati feriti tra gli addetti, e che il presidente non ha mai corso alcun pericolo.
Non è il primo caso che una lettera sospetta venga bloccata. La posta in entrata nella Casa Bianca è sottoposta a controlli approfonditi, (anche con l’ausilio di apparecchiature molto sofisticate) da parte del personale appartenente al dipartimento di sicurezza postale (il White House Mail Screening Facility).
Il servizio segreto non ha rilasciato successive dichiarazioni, ma fonti vicine agli investigatori evidenziano come l’episodio sta ricevendo “massima attenzione”, soprattutto in virtù delle minacce terroristiche che quotidianamente riceve il Presidente americano. In questi ultimi giorni, infatti, l’attenzione è altissima e ogni potenziale pericolo è preso con la massima cautela.
Fonti vicini ai servizi segreti americani confermano, infatti, che il sistema di protezione all’uomo più potente del mondo è stato rinforzato, soprattutto dopo le minacce dei terroristi appartenenti allo stato islamico.