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Champions League Borussia Dortmund-Juventus 0-3: 1,2, Tevez e Bianconeri ai quarti. Cronaca del match

Come sono lontani i tanti mugugni all’addio di Conte, che resta comunque indiscusso protagonista principe della rinascita bianconera dalle ceneri di Calciopoli, e i non meno timori nati all’arrivo di Allegri. Alla sua presentazione Marotta, tradendo lui per primo qualche dubbio e i molti rimpianti per l’improvviso addio dell’allenatore dei tre scudetti, aveva sottolineato come con l’arrivo dell’ex tecnico rossonero si fosse deciso di puntare sull’esperienza vincente di Allegri e su una sua dimensione europea, come evidenziato dal percorso lusinghiero del suo Milan in Europa, nelle stagioni precedenti. E così, in casa Juve dove raramente si sbagliano i calcoli, è stato. Juve ai quarti, prima in Campionato a 14 punti su una Roma, occorre dire ben distante di quella della scorsa stagione, e Bianconeri che tornano nel Gotha del calcio che conta, impresa non impossibile, probabilmente, per la squadra che ha il centrocampo più forte del Mondo ed il giovane più bramato del Pianeta, ma comunque non scontata. E impresa realizzata con una trasferta convincente davanti alla muraglia giallonera, senza Pirlo e Pogba per tre quarti del match….poco da dire, chapeau Mister Allegri!

Avvio scoppiettante della “Vecchia Signora”: appena due minuti di gioco ed i Bianconeri sono già in vantaggio grazie ad una staffilata da fuori area di Tevez, che spedisce la palla dritta sotto l’incrocio, complice ancheWeidenfeller, partito con colpevole ritardo. Magia che si colloca nel solco dei grandi gol segnati dai fantasisti bianconeri a Dortmund, da Baggio a Del Piero.
Paga dunque subito la scelta di Allegri, che ha rinunciato alla difesa a tre per dare ai suoi un atteggiamento più propositivo. Il Borussia reagisce alla sventola imponendo il suo fraseggio stretto, ma la pressione dei Gialloneri non sortisce particolari effetti. È la Juventus, infatti, a creare i pericoli maggiori e al quarto d’ora va vicina al raddoppio con un altro tiro da fuori area – stavolta di Lichtsteiner – deviato in angolo da Weidenfeller. La partita si fa elettrica e vibrante, ma gli errori di misura sono tanti da ambo le parti.
Al minuto 25 tegola per la Juve: infortunio muscolare per Pogba che è costretto ad uscire dal campo. Cambia tutto Allegri, che al suo posto inserisce Barzagli e modifica lo schieramento, tornando alla difesa a tre e alzando sulla linea di centrocampo Lichtsteiner ed Evra. Atteggiamento più prudente, con gli esterni pronti a rinculare per formare una linea a cinque in difesa. Il Borussia prende coraggio e stringe gli ospiti nella loro trequarti, ma la pressione dei Tedeschi, oltre ad una sequela di corner, partorisce solo un tiro senza pretese di Aubameyang. La Juve spezza l’assedio e riesce a respirare facendo girare il pallone, in attesa dell’imbucata giusta in avanti. Non si contano gli errori in fase di impostazione e sono soprattutto gli uomini in giallo a sbagliare. Il primo tempo si conclude senza altri sussulti. Capolavoro di Tevez all’inizio, poi Juve chiusa dietro e talvolta in apnea, ma molto abile nell’imbrigliare gli avversari e non concedere occasioni da gol.

La ripresa inizia con un cambio di Klopp: fuori l’esterno sinistro Schmelzer dentro Kirch, che si piazza a destra in difesa, mentre Sokratis viene dirottato sulla fascia opposta. Il Borussia aggredisce subito, ma è la Juventus a sfiorare la rete: Tevez semina il panico nella retroguardia giallonera, porta a spasso quattro avversari poi scarica su Morata che calcia addosso al portiere, sprecando la palla del raddoppio. Sugli sviluppi del corner contropiede velenoso del Borussia stoppato da un intervento preciso e puntuale di Barzagli a ridosso dell’area bianconera. Seconda frazione decisamente più vivace. Sui piedi di Morata capita un’altra ghiotta occasione: percussione centrale di Pereyra che appoggia dentro l’area allo Spagnolo, ipnotizzato ancora una volta da Weidenfeller che respinge col piede la conclusione dell’attaccante. Poco dopo il quarto d’ora Klopp esaurisce i suoi cambi con una doppia sostituzione; escono dal campo gli anonimi Bender e Mkhitaryan, dentro Ramos e Blaszczykowski. Il tecnico cerca di dare più peso offensivo alla squadra, con una sorta di 4-2-4 il cui obiettivo è quello di allargare le maglie bianconere.
Borussia più spregiudicato e la Juventus non perdona: al 70′ splendido lancio di Marchisio per Tevez sul filo del fuorigioco, l’Argentino si invola e davanti a Weidenfeller serve Morata al centro che stavolta, con la porta spalancata, non può fallire. Bianconeri sul 2-0 e partita sigillata.
A poco più di dieci minuti dal termine Allegri spende un altro cambio, richiamando Morata fra gli applausi e inserendo Matri. La festa Juve però non è finita: Pereyra imbecca ancora Tevez che fulmina Weidenfeller e porta il risultato sul 3-0. La qualificazione, ormai, è in cassaforte.
Standing ovation pure per l’Argentino, che lascia il posto a Pepe, alla prima apparizione in Champions.
Gli ultimi dieci minuti sono una passerella per gli uomini di Allegri, con gli olé dei tifosi bianconeri a sottolineare i passaggi di Marchisio e compagni. Il campo di Dortmund sorride ancora una volta alla Juventus, che qui aveva già trionfato due volte nella prima metà degli anni ’90.
Il triplice fischio dell’arbitro mette fine alla sofferenza di un Borussia che nell’arco di novanta minuti non ha mai messo in difficoltà Buffon. La Juventus raggiunge i quarti sulle ali dell’entusiasmo e con la consapevolezza che, pur non essendo tra le favorite, se la può giocare con tutte o quasi.

Borussia Dortmund-Juve 0-3
MARCATORI: Tevez al 3′ p.t.; Morata al 25′ s.t., Tevez al 34′ s.t.
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller 6 – Papastathopoulos 5, Subotic 5.5, Hummels 5, Schmelzer 4.5 (Kirch) – Bender 5 (63′  Ramos 6), Gündogan 6- Mkhitaryan 5 (63′ Blaszczykowski 5), Reus 4.5, Kampl 5 – Aubameyang 4  A disposizione: Langerak, Kehl, Kagawa, Immobile : All. Klopp 5
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon – 6 – Lichtsteiner 6.5, Bonucci 7.5, Chiellini 7, Evra 6.5 –  Vidal 6.5, Marchisio 7, Pogba 6 (27′ Barzagli 6.5) – Pereyra 7 – Tevez 9 (81′ Pepe sv), Morata 7.5 (78′ Matri sv). A disposizione: Storari, Ogbonna, Padoin, Llorente All. Allegri.
Ammoniti: Reus (B)

Arbitro:
Mazic (Serbia)

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