Europa League: Granata a caccia dell’impresa. PresentazioneTorino-Zenit e probabili formazioni
Serve un’impresa come quella di Bilbao per il Torino, stasera contro lo Zenit San Pietroburgo nella gara di ritorno dell’Europa League che si gioca all’Olimpico.
Una impresa nella quale Ventura crede è non ha avuto remore a dichiararlo in conferenza stampa, quando ha azzardato di sentire da parte sua le stesse sensazioni che aveva vissuto in Spagna. Sulla scacchiera della gara, però, i Granata non devono sbagliare nessuna mossa e fare la partita perfetta, perché il primo imperativo per la formazione di Giampiero Ventura è quello di non prendere goal.
Nel turno precedente contro il Bilbao il match perfetto era riuscito, ma nella gara di ritorno, mentre all’Olimpico la retroguardia di casa era stata trafitta troppo facilmente dai Baschi, così come lo è stata dalla Lazio nel posticipo di lunedì sera, nel quale però il tecnico granata aveva fatto un ampio turnover proprio in vista della gara di oggi contro i Russi. L’ottimismo del tecnico ligure deriva anche dal comportamento dei suoi uomini nella gara in terra russa, prima che l’espulsione di Benassi riducesse il Torino in dieci uomini, con la squadra italiana, sin lì, capace di contenere le sfuriate avversarie senza particolari patemi
Anche il tecnico dei russi, Villas Boas ha voluto dare la carica ai suoi dicendo che per lui la gara riparte dallo 0 – 0 e che non si deve considerare il risultato dell’andata, dato che il Torino, ferito, è sicuramente un avversario molto pericoloso. Lo Zenit che è squadra di grande potenziale, e che è retrocesso dalla Champions League, vuole cercare di fare goal da subito, senza pensare ad una difesa a tutto campo, ma anzi cercando il colpo del definitivo ko, perché una rete a Torino da parte dello Zenit, obbligherebbe gli uomini di Giampiero Ventura a metterne a segno quattro. Il tecnico portoghese, probabilmente facendo omaggio alla scaramanzia, alla vigilia si attribuisce un 50% di possibilità di passare il turno, percentuale che forse è sottostimata visto il doppio vantaggio, ma che ha lo scopo, come detto, di fornire ulteriori motivazioni ai suoi uomini.
Grande importanza nella ricerca del rovesciamento del risultato da parte del Torino, poggia sulle spalle di Fabio Quagliarella, che è chiamato a confermare quanto di buon fatto sinora, quattro reti in Europa League e dieci in campionato, ed a tenere sotto scacco la difesa russa. Senza dimenticare che proprio il “Quaglia”, ai tempi della sua milizia nell’Udinese, fu autore della rete che permise ai Friulani di eliminare lo Zenit San Pietroburgo.
In attacco il centravanti del Torino sarà affiancato da Maxi Lopez ed anche l’Argentino è chiamato a ripetere la buona prova di Bilbao, quando fu uno degli artefici del successo esterno che valse la qualificazione. Altre mosse sullo scacchiere dell’allenatore granata Ventura, riguardano la spinta sulle due fasce che devono assicurare sia Darmian che Molinaro, ed il movimento continuo di tutti gli altri, difensori e centrocampisti compresa la cerniera di centrocampo del Torino, che oltre che a costruire, deve pensare anche a fermare le iniziative del fantasista belga Witsel è formata da Farnerud e Gazzi, con El Kaddouri libero di svariare a suo piacimento e di inventare. Anche lo Zenit San Pietroburgo ha uno squalificato, Javi Garcia ed alcuni uomini indisponibili, tra i quali, spiccano i nomi dei veterani di lungo corso, Arshavin, Fayzulin, Kerzhakov e Malafeev. Per Villas Boas confermato Criscito nella linea difensiva insieme a Garay e Neto. L’Italiano tra l’altro fu l’autore della rete del raddoppio russo nella gara di andata. In attacco qualche dubbio su Hulk da risolvere all’ultimo momento, ma il centravanti al 90% sarà del match fin dal calcio d’inizio. Brasiliano a svariare, insieme al portoghese Danny e a Shatov, alle spalle del Colombiano Rondo. Occhio anche alle incursioni del belga Witsel ( per lui potrebbe trattarsi di un anticipo di derby, visto l‘interessamento juventino), come sa bene il Toro, trafitto dall’ex centrocampista del Benfica in occasione dell’1-0 all’andata.
Un aspetto importante sarà anche il sostegno del pubblico, che a Torino non è mai mancato ed anche in questa occasione si va verso il sold-out. Torino – Zenit è una prima all’Olimpico, e nelle sue avventure europee la formazione granata aveva incontrato una formazione russa solo in un’occasione, la Dinamo Mosca, nella Coppa Uefa della stagione 1992 / 1993, ed in quel caso furono gli ospiti ad imporsi per 1 -2. I russi arrivano, invece, per la quinta volta a disputare una partita su campi italiani e nelle precedenti esperienze hanno collezionato un successo, un pareggio e due sconfitte.
Il 35enne sloveno Matej Jug, chiamato a dirigere la gara dell’Olimpico, non ha mai incontrato prima nè la strada del Torino nè quella dello Zenit San Pietroburgo. Una, invece, la gara con formazioni italiane, lo scorsa stagione, nell’Europa League con il successo esterno della Fiorentina, 2 – 1 sul campo degli svizzeri del Grasshopers, mentre sono due gli incontri con squadre russe, entrambi terminati con il successo delle formazioni avversarie, sperando che si tratti di un buon auspicio per la banda Ventura.
PROBABILI FORMAZIONI:
TORINO (3-5-2): Padelli – Maksimovic, Glik, Moretti – Darmian, Farnerud, Gazzi, El Kaddouri, Molinaro – Maxi Lopez, Quagliarella
A disposizione: Castellazzi, Bovo, Jansson, Gaston Silva, Masiello, Martinez, Amauri. All: Ventura
Squalificati & Indisponibili: Benassi, Vives
ZENIT (4-2-3-1): Lodygin – Smolnikov, Garay, Neto, Criscito – Ryazantsev, Witsel – Hulk, Shatov, Danny – Rondon.
A disposizione: Baburin, Lombaerts, Rodic, Mogilevets, Tymoshchuk, Zuev, Sheydaev. All: Villas Boas
Squalificati & Indisponibili: Malafeev, Javi Garcia, Fayzulin, Arshavin, Kerzhakov,
ARBITRO: Matej Jug (SVN