VITTIMA O COMPLICE? – Un altro tassello si aggiunge a quello che, oramai, è diventato un ‘giallo’ fanta-politico con tutti i crismi, ovvero la morte di Boris Nemtsov, l’oppositore politico di Putin assassinato la sera del 27 febbraio scorso nei pressi del Cremlino.
Anna Duritskaya, la 24enne compagna dell’ex leader del blocco Sojuz e unica testimone dell’efferato omicidio, parrebbe scomparsa dalla circolazione. La modella ucraina non è reperibile da giorni e, assieme a lei, non si hanno notizie di Inna, la madre, e del fratello.
Di fronte a questa scomparsa che ha tutti i contorni della fuga, due sono le ipotesi avanzate: la Duritskaya sarebbe all’interno di un programma di protezione in quanto coinvolta in una vicenda che ha toccato il cuore dei ‘poteri forti’ russi, oppure si tratterebbe di una spia che sa molto di più di quello che ha raccontato agli inquirenti.
UNA SCOMPARSA ‘A OROLOGERIA’ – Per l’assassinio di Nemtsov erano stati arrestati quattro uomini, di cui due originari del Caucaso e accusati materialmente dell’agguato. Tuttavia, aveva da subito destato curiosità la posizione della modella: molti si sono chiesti se davvero non abbia visto nulla e come mai sia stata risparmiata dai killer.
Secondo i reporter del ‘Kyiv Post’, solo quattro persone sanno dove si trovi la ragazza:
“Si tratta del presidente ucraino Poroshenko, del premier, del ministro dell’Interno e, infine, del capo dei servizi segreti Sbu”, spiegano.
Questa rivelazione avvalora la tesi che l’avvenente modella sia una spia che le autorità cercano ora di mettere al sicuro. Alcuni giornalisti del ‘Corriere della Sera’, di recente, sono stati in Ucraina sulle sue tracce: c’è chi nega di averla mai notata nell’appartamento che si pensava abitasse e chi, invece, giura di non averla mai vista neppure su una passerella.
Sta di fatto che, quale che sia la verità, il principale ‘teste’ dell’omicidio di Nemtsov è stato lasciato andare via dalle autorità di Mosca senza svolgere indagini più approfondite, e ora nessuno sa dove si trovi.
