Sembrerebbe molto vicino l’accordo che prevede il “controllo” del nucleare in Iran. Le delegazioni internazionali riunite in maniera continuativa a Losanna, hanno lavorato tutta la notte e alle prime luci dell’alba si respirava un certo ottimismo. Il Ministro degli Esteri russo alla fine della sessione notturna, si è lasciato sfuggire una dichiarazione che lascia ben sperare. Egli durante un’intervista al giornale “Russia Today”, ha infatti confermato che all’accordo manca solo l’ufficialità, e che le delegazioni internazionali lavoreranno incessantemente per mettere, al più presto possibile, i termini dell’intesa su un documento ufficiale condiviso.
I negoziati che erano iniziati in sordina, hanno via via raggiunto il punto più vicino degli ultimi anni, nel trovare una soluzione a quella che, nei fatti rappresenta, la più grossa crisi sulla gestione del nucleare dalla fine della guerra fredda.
Tutti i grandi del mondo, infatti, in queste ore guardano con attenzione alla cittadina svizzera, e sperano che un’intesa possa “raffreddare” il clima, in una delle regioni più pericolose dell’intero pianeta, quella medio-orientale.
Anche il presidente americano Barak Obama segue con attenzione i lavori, e fonti bene informate parlano di continui contatti, in videoconferenza con il delegato americano (il segretario di Stato americano John Kerry)
L’intesa di massima sembrerebbe raggiunta, si devono superare solamente gli scogli legati alla fine delle sanzioni decise dalla comunità internazionale verso l’Iran, e alla scelta inerente quale attività nucleare potrà nel futuro svolgere il paese islamico. Gli sforzi di tutti i delegati puntano ad evitare la possibilità della costruzione di una bomba atomica, ma allo stesso tempo sono in molti a voler fornire l’uso agli iraniani, dell’energia atomica per scopi prettamente civili.
