Il pubblico automobilistico ha più volte dimostrato di avere, stilisticamente parlando, il gusto fine. E’ soprattutto per questo motivo che le case automobilistiche cercano di non riprendere eccessivamente dal passato recente. La paura dei progettisti è di indisporre gli eventuali acquirenti e di non riuscire a produrre un progetto commercialmente intrigante. Il concetto che sta alla base dei nuovi progetti è soprattutto quello di stupire e questo vale anche per l’aspetto esterno delle autovetture moderne.
Discorso a parte ultimamente è per il nuovo modello della Smart Forfour,la “sorella grande” del fortunato modello della casa svizzera Daimler (casa che possiede il marchio Mercedes) si rifà quasi integralmente alla piccola del passato della casa di Stoccarda.
Non sappiamo se è stato un caso, ma le misure che la accomunano con la prima classe A (quella del 1997 per intenderci) sono veramente molto simili, soprattutto nelle misure esterne (la Smart è più piccola di appena una trentina di centimetri). Anche le soluzioni motoristiche cercano di rifarsi alla Classe A, con le le nuove motorizzazioni Smart che presentano un turbo da 90 Cv (presentata in questi giorni), che permette una gestione ottimale della potenza, soprattutto sui percorsi a lunga percorrenza.
È all’interno dell’auto, però, che la nuova Smart dà il meglio di sè. Per iniziare le soluzioni stilistiche hanno accresciuto lo spazio utile (che adesso arriva a ben il 77 % dello spazio totale), inoltre nella costruzione in fase progettuale è stata aumentata leggermente la larghezza (di 12 cm), quest’aumento garantisce oltre che un miglior spazio interno anche una stabilità maggiore, soprattutto sui percorsi misti. Ma le primizie tecnologiche non sono solo nelle misure o nella motorizzazione, la Smart presenta un diametro di sterzata alquanto ridotto, (8.65 mt), funzione pensata soprattutto per l’uso cittadino e sicuramente che consente un’agilità nel traffico sconosciuta agli altri modelli.
La macchina presenta inoltre un’accessibilità migliorata, con le portiere che si aprono quasi a 90 gradi, anche se quelle posteriori montano solamente i vetri a compasso (in alcuni dei modelli di pari categoria sono presenti i vetri che danno la possibilità dell’intera apertura). Anche la tecnologia fa la parte da leone, con dispositivi fino adesso presenti solamente su auto del segmento superiore (ad esempio il Lane Keep Assist o il Cross Wind Assist). L’intero cruscotto è stato oggetto di un “restyling”, esso pur conservando il tocco glamour, riesce a dare un idea di compattezza e di grande eleganza.
Il pubblico sembra aver apprezzato questa nuovo concetto di piccola, tanto che in fase di prenotazione la Smart Forfour ha raggiunto numeri importanti che l’hanno portata a oltre 5.000 unità vendute nei primi quattro mesi di commercializzazione. Il prezzo anch’esso molto competitivo (rispetto alla smart for two), è di poco superiore ai 14.500 euro.