Una Juventus straripante ha compiuto quella che è, anche a detta del tecnico Allegri, una vera e propria impresa in casa della Fiorentina. Infatti, per raggiungere la finale di Coppa Italia, ai bianconeri, che partivano dalla sconfitta per 2-1, rimediata in casa, per passare il turno, erano necessari almeno due gol al Franchi, senza subirne.
La vecchia signora ha messo subito in chiaro che quella del ritorno sarebbe stata una partita completamente diversa da quella dell’andata. Fin dai primi minuti il dominio bianconero è stato totale e già al termine della prima frazione di gioco il risultato era sul 0-2. Anche nella ripresa, ad eccezione di pochi sussulti dei viola, con il grave errore di Mario Gomez che avrebbe potuto ridare qualche speranza agli uomini di Montella, la Juve non è mai sembrata in difficoltà ed ha arrotondato il punteggio con il terzo goal.
Nonostante il forfait, dato dato all’ultimo momento, dal suo attaccante migliore, Carlos Tevez, tenuto a riposo in via precauzionale, la squadra di Allegri ha saputo sbloccare subito la partita, con il ritorno al goal, al 20′, di Alessandro Matri, alla sua prima partita da titolare dopo il ritorno a Torino. L’attaccante juventino è stato il più veloce a raccogliere una palla ribattuta male dalla difesa viola per lo 0-1. Sul finale di primo tempo è arrivato anche il secondo goal di Roberto Pereyra, che ha insaccato una ribattuta di Neto su tiro di Morata. L’ultimo sigillo bianconero sulla partita arriva al 58′, quando Leonardo Bonucci insacca un invitante cross da calcio d’angolo.
Unica nota stonata per la vecchia signora è l’espulsione di Alvaro Morata che, a due minuti dal novantesimo, fa un brutto intervento ai danni di Diamanti che gli costa il rosso diretto. Brutta notizia per Allegri che non potrà schierarlo per la finale.
Dopo la spaventosa prova di forza data al Franchi, la Juventus ora può pensare in grande. A campionato già praticamente vinto e con un quarto di Champions League abbordabile, con il Monaco, gli i bianconeri sognano il triplete.