Gnomi ed elfi verosimili per il Corpo Forestale, l’incredibile dossier aperto per gli avvistamenti del piccolo popolo
Molti potrebbero non crederci catalogandolo come uno scherzo di dubbio gusto, ma invece è tutto vero. Il Corpo Forestale dello Stato, detiene tra i suoi archivi un fascicolo dedicato alle indagini aventi per oggetto agli avvistamenti di elfi e gnomi sull’appennino tosco emiliano. La curiosa notizia riportata grazie ad uno scoop di un cronista dell’agenzia di stampa Adnkronos, è subita stata ripresa dagli organi di informazione di tutto il Mondo e ha suscitato la curiosità globale, divenendo in poco tempo virale.
Il fascicolo che sembrerebbe rappresentare una e vera propria indagine, riporta gli episodi segnalati al Corpo negli anni, essa prende il via da un avvistamento fatto da un banchiere, che è riuscito anche a scattare una fotografia ad un essere non meglio identificato, in una notte nevosa. L’avvistamento è avvenuto mentre l’uomo stava montando le catene alla sua macchina, con lo stesso intento a transitare per la Foresta di Lama, all’interno di quello che è uno dei parchi naturalistici più belli della nostra Nazione, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Nel faldone oltre la fotografia (chi l’ha vista giura che è una foto molto sfocata) catalogata dagli ufficiali come quella di uno gnomo, sono presenti vari verbali di interrogatori di altre persone che giurerebbero di aver visto le strane creature tra i boschi. Un avvistamento che per altri, al contrario, sarebbe da ricollegare al fantasma, di un ragazzino ucciso anni prima da un mugnaio e la cui anima si aggirerebbe senza pace nella zona.
E se qualche dichiarazione spontanea sembra andare troppo in direzione nel clichè da manuale, con esseri dalle sembianze umane, vestiti con casacca azzurra, pantaloni marroni, cappello rosso e barba bianca (come da verbale raccolto dal Comando Stazione Bagno di Romagna da ufficiali e agenti del Cf snell’agosto del 2001), per un fenomeno che come dimostra la creazione del Sentiero degli Gnomi e del Bosco di Gnomo Mentino, attira ogni anno migliaia di turisti e curiosi, talvolta invogliati da pacchetti vacanza dedicati e gadget creati ad arte, è altrettanto vero che di racconti analoghi se ne registrano negli Appennini da decenni, ancor quando il marketing e la sua azione famelica erano ben lontani dall’essere realtà.
La notizia se da una parte ha suscitato una prevedibile incredulità, dall’altra si innesta su delle credenze millenarie che vedono la regione popolata di draghi, fate, orchi e gnomi.
Il lancio di agenzia ha suscitato una prevedibile curiosità sui metodi di indagine del Corpo Forestale dello Stato, al momento non si registrano però prese di posizioni ufficiali da parte degli ufficiali del Corpo.
Il capo ufficio stampa dell’organismo, Stefano Cazora, interpellato sull’argomento dalle testate di tutto il mondo, non è voluto entrare nel merito del fascicolo, ma ha giustificato il fatto che le denunce siano pervenute alla Forestale, visto che i cittadini vedono nel Corpo l’ente che tutela le foreste, ed è ad esso che si rivolgono per tutto ciò che concerne la natura.
Fonti vicine all’organismo forestale, fanno risalire gli avvistamenti al periodo attorno al 2001, gli avvistamenti dovrebbero essere meno di una mezza dozzina, e si rifanno tutti al territorio montano ricompreso tra le province di Forlì e Cesena. La forestale giova ricordarlo è un corpo specializzato, con circa 10.000 unità.
Il suo compito principale è quello di vigilare sull’intera area naturalistica del nostro patrimonio ambientale e faunistico.