L’undicesima di ritorno del campionato di basket di Serie A vede l’Olimpia Milano conquistare i due punti anche nella classica sfida con la Virtus Roma, ed incamerare, insieme alla ventesima vittoria consecutiva, la matematica certezza del primo posto in classifica in vista dei playoff.
Reggio Emilia batte Sassari nella sfida che poteva valere il secondo posto ed ha ora quattro punti di vantaggio sulla formazione sarda, a pari merito con l’Umana Venezia che dal canto suo demolisce la Pallacanestro Cantù di Metta World Peace. Giornata positiva anche per Varese e Cremona, mentre negli anticipi Trento sconfigge Pesaro e Capo d’Orlando batte in volata l’Enel Brindisi. Il posticipo di stasera vedrà in campo ad Avellino, la formazione di Moretti.
L’Olimpia Milano mette a segno la 31ª vittoria casalinga consecutiva ed allunga a 20 la striscia vincente in questo campionato, confermandosi di un’altra categoria rispetto a tutte le avversarie. La formazione di Banchi inizia con il giusto piglio contro la Virtus Roma e dopo il 10 – 2 iniziale continua nel suo show, finendo i primi 10 minuti con un esaltante 10/12 dal campo. Roma tenta la fortuna con i tiri pesanti, ma non trova il fondo della retina ed il vantaggio interno sale di continuo. Poi Roma ha un sussulto e si riporta fino a – 4 grazie a Curry, ma all’izio del secondo tempo Milano vola a + 15 grazie alle giocate di Brooks e Samuels. Roma reagisce ancora una volta tornando a – 8, poi Banchi interviene con un timeout. Il gioco diventa più farraginoso da entrambe le parti poi Milano grazie ad Alessandro Gentile, che nel corso della gara supera anche il record di punti segnati con la maglia dell’Olimpia dal padre, torna a + 13 quando finisce il terzo quarto. Nell’ultima frazione l’Olimpia più che altro controlla e termina la gara con la tripla di Moss che manda i titoli di coda.
A Venezia, l’Umana di Recalcati demolisce la Pallacanestro Cantù vincendo per 89-68, grazie soprattutto alla grande difesa che nei quarti centrali della gara provoca un parziale 51 – 19. Metta World Peace prova a galvanizzare i suoi, ma Cantù si è smarrita in molte fasi della gara lasciando il comando della stessa a Goss e compagni. Tra i Lagunari ottimo contributo di punti anche da parte di Viggiano, arrivato a quota 21. Alla prima sirena Cantù era comunque riuscita ad arrivare in vantaggio, ed aveva poi allungato nei primi minuti del secondo quarto. Da qual momento sale in cattedra la difesa di casa che concede pochissimi punti nel quarto ed all’intervallo Venezia è avanti di 5 lunghezze; vantaggio che si dilata subito nella terza frazione, sino a salire al 68 – 40 con i Brianzoli incapaci di reagire. Nel terzo quarto l’Umana tira con uno strabiliante 87% dal campo. Ultimo quarto di “garbage time”, con Venezia che controlla la gara e Cantù che può diminuire lo svantaggio solo negli ultimi due minuti quando il coach dei Veneti da spazio a tutta la sua panchina.
Varese conquista i due punti in casa contro Caserta grazie ad una super prestazione di Eyenga, ma vince solo allo sprint con una formazione campana indomita sino alla fine. Nelle file degli ospiti si sono messi in luce prima Ivanov e dopo l’intervallo Scott, che nell’ultimo quarto ha messo a segno 17 punti personali. Nel primo quarto è il quintetto ospite a comandare la partita con Esposito che si rende conto della scarsa mira dei Varesini e chiama la difesa zona che gli procura il vantaggio del 10° ( 14–21 ). Caja cerca risorse dai suoi uomini in panchina e Maynor si carica sulle spalle la squadra; il parziale interno di 10 – 0 ribalta l’andamento del match e i Lombardi trovano il suo massimo vantaggio, il primo in doppia cifra subito dopo il rientro dagli spogliatoi, Caserta però non è morta e reagisce mettendo a segno un parziale di 5 – 0. Per Varese esce dal guscio anche Eyenga e con le sue conclusioni i padroni di casa tornano a + 16, quando sono trascorsi quasi 27 minuti di gioco. Nell’ultimo quarto Esposito trova Scott infallibile ed a lui si aggiunge anche Antonutti, così che a 2 minuti dalla fine il risultato è di nuovo in bilico sul 76-75. Quando mancano 8 secondi alla fine con Varese sopra di due Caserta decide di mandare in lunetta Kangur, ma il giocatore estone è glaciale e dalla lunetta chiude la gara. Una vittoria che per Varese significa matematica salvezza.
Il posticipo della domenica vede la vittoria di Reggio Emilia contro una Dinamo Sassari nettamente al disotto delle sue medie realizzative, che si ferma a soli 66 punti segnati. I Sardi inseguono per tutta la gara una Griss Bon nella quale si registrano le prove eccellenti sia di Polonara che di Kaukenas sempre pronti nei momenti decisivi, e specialmente nell’ultimo quarto, quello che ha di fatto deciso la gara a favore della formazione di Menetti. Per Reggio Emilia la conferma che il campo di casa è un vero bunker, con la 12esima vittoria consecutiva. Primo parziale a punteggio basso con Sassari avanti sul 12 – 11, poi dal secondo quarto Emiliani sempre avanti. Nella ripresa anche qualche tecnico di troppo sia contro i padroni di casa che contro gli ospiti. Unica nota positiva per i Sardi aver salvato la differenza canestri a favore.
Negli anticipi del sabato sera, Trento aveva avuto la meglio su Pesaro, con il problema dell’espulsione per proteste di Mitchell, a gara finita, mentre Capo D’Orlando, che giocava in campo neutro, a Trapani, ha vinto in volata contro l’Enel Brindisi.
Classifica
46 Milano *
38 Reggio Emilia, Venezia
34 Sassari
32 Br Trento
30 Brindisi
24 Bologna, Cremona
20 Cantù *, Roma, Pistoia
18 Avellino, Capo d’Orlando, Varese
14 Pesaro
9 Caserta
* una partita in meno