Morti e feriti a Waco, in Texas, per una lite tra due bande di motociclisti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il litigio tra i biker delle due bande è iniziato dentro un ristorante ed è poi proseguito nel parcheggio esterno, dove è iniziata la rissa, nella quale sono state utilizzate anche delle mazze, per poi passare all’utilizzo di armi da fuoco, che hanno provocato 9 morti e 18 feriti, prima che l’intervento della polizia riuscisse a mettere a freno gli ardori dei biker.
La polizia è stata avvisata da alcune persone presenti ed è intervenuta in forze, riuscendo a sedare lo scontro senza che nessun poliziotto rimanesse ferito. Nell’ispezione che è seguita, i poliziotti hanno trovato nel parcheggio molte armi da fuoco, ma anche mazze, coltelli e catene, che erano state utilizzate dai contendenti delle due bande che si sono affrontate.
Il ristorante nel quale ha avuto inizio il litigio, si chiama “Twin Peaks”, si trova in un centro commerciale di Waco, ed è abitualmente frequentato da entrambe le bande di motociclisti. La discussione, per futili motivi, è iniziata all’interno del locale, con diverse persone che si trovavano in qual momento all’interno, che si sono gettate a terra per non essere coinvolte, ed hanno subito chiesto l’intervento delle forze di polizia.
Proprio questo intervento, rapido, ha fatto sì che il bilancio della strage non fosse più grave. I biker si erano infatti trasferiti nel parcheggio esterno per affrontarsi, e dopo aver usato mazze e coltelli, sono iniziati i colpi di arma da fuoco. Secondo le dichiarazioni di un portavoce della polizia, questa bande di motociclisti sono molto pericolose e non sono nuove a dare vita a risse e confusione.
Fortunatamente nessun estraneo alle due bande è stato coinvolto nella rissa e nella successiva sparatoria. Le nove vittime ed i feriti risultano infatti essere tutti membri delle due bande. La città di Waco, che conta circa 130 mila abitanti, era già nota per un episodio ancora più grave, avvenuto nel 1993, il massacro del “ranch dei davidiani”, quando quasi tutti i membri della setta, rimasero vittime di un incendio durante l’assalto portato al ranch da parte dell’Fbi, dopo un assedio durato 51 giorni. Oltre al capo della setta, David Koresh, rimasero uccisi anche 25 bambini.