Se nella parte alta del tabellone playoff l’Olimpia Milano e la Dinamo Sassari si sono già qualificate per la semifinale, nella parte bassa l’equilibrio la fa da padrone e per conoscere i nomi delle due semifinaliste si deve ricorrere a gara 5.
Con le spalle al muro, sia la Pallacanestro Cantù di Sacripanti che la Pallacanestro Reggiana di Menetti, hanno infatti vinto gara 4, rimandando tutto alla decisiva gara 5 che avrà luogo mercoledì sera al Taliercio ed al PalaBigi. Se Cantùi Lomabardi hanno avuto dalla loro la spinta e l’entusiasmo del Pianella, riportando in parità la serie dopo il 2 – 0 maturato sul parquet veneziano, Reggio Emilia ha pareggiato la serie al PalaPentassuglia, e come l’Enel Brindisi nelle sue partite a Reggio Emilia, ha conquistato la seconda dopo aver sfiorato la vittoria nella prima. Principali protagonisti un giovane ed un veterano; Awudu Abass a Cantù ed il lituano Kaukenas a Brindisi.
Cantù vince 81 – 64 e rimanda tutto a gara 5 a Venezia; la formazione di Recalcati nell’occasione è apparsa stanca, mentre quella di Sacripanti ha messo in campo un’ottima prestazione difensiva, a cui si è aggiunta una super prestazione di Awudu Abass, al suo massimo in carriera con 19 punti. Importante come al solito il grande calore del pubblico canturino che ha riempito il Pianella che ha sostenuto dall’inizio alla fine una Cantù che è partita al comando e non ha mollato sino alla fine.
La partenza dei padroni di gara somiglia molto a quella di gara 3; Sacripanti conferma ancora una volta nel quintetto base il suo giovane capitano, Abass e la scelta del coach canturino viene ripagata. Da parte della formazione di Recalcati all’inizio si mette in mostra Ortner, molto attivo sotto entrambi i tabelloni. Cantù prende il vantaggio e dopo 5 minuti è 13-10, poi è Metta World Peace con una tripla che porta i suoi sul +8. Venezia lotta ancora con il suo lungo in evidenza; per lui sono 10 i punti in questa prima frazione e questo consente ai Lagunari andare al primo mini riposo sotto solo di cinque lunghezze, sul 22-17. L’inizio della seconda frazione di gioco vede i Veneti fare molta fatica per andare a canestro, anche perché la difesa dei ragazzi di Sacripanti sale di tono. In attacco Cantù gira meglio ed a metà secondo quarto prova a scappare sul + 10. Recalcati cambia difesa e passa a zona, riuscendo a limitare l’attacco canturino, poi l’Umana rientra grazie a Goss che mette a segno una tripla. Quando le due formazioni vanno negli spogliatoi il vantaggio della formazione brianzola si è ridotto a 5 punti, 35 – 30.
Nel terzo quarto è ancora difesa canturina a fare la differenza, insieme ad una serie di liberi messi a segno dai Brianzoli che portano ad un nuovo allungo. Qui la Reyer non riesce a ricucire ad all’ultimo intervallo i punti di vantaggio della squadra di casa sono tredici, 59 – 46, con ultimo canestro del quarto una tripla di Gentile. Quando si riprende è sempre il quintetto di casa a iniziare meglio, con un canestro in sottomano da parte di Buva ed una schiacciata prepotente di Odom a conclusione di un contropiede. Quando mancano 8 minuti alla sirena finale il tabellone indica il massimo vantaggio per i ragazzi di Sacripanti: 63-48. Ora per la Pallacanestro Cantù, si tratta solo di gestire e gli uomini di Sacripanti lo fanno in modo eccellente chiudendo 81-64, rimandando tutto a mercoledì, con gara 5 che andrà in onda sulle tavole del Taliercio.
In gara 4 Reggio Emilia riesce a sbancare il PalaPentassuglia chiudendo alla fine per 62-73, dimostrando di avere ritrovato il grande carattere di squadra e contando soprattutto sulla classe del veterano Kaukenas, 16 punti, tutti nel momento più importante della gara. Menetti opta per Silins in quintetto sin dall’inizio, e l’approccio alla gara dei Reggiani è migliore rispetto a gara 3, con una difesa molto aggressiva che fa sbagliare molto gli uomini di Bucchi. Diener questa volta si presenta sul parquet con una tripla, poi lascia il proscenio a Silins che ne mette 4 di fila, e Reggio Emilia scappa 2 – 7. Brindisi sembra avere poche idee e soffre la pressione difensiva degli scatenati emiliani. Nei primi 5 minuti l’attacco pugliese è spuntato, (4/13 dal campo), a cui si aggiungono le 4 palle perse. La formazione ospite dimostra maggior brio in attacco, fa vedere il talento dell’altro lituano, Lavrinovic, e le grandi doti atletiche e la verticalità di Chikoko. Reggio sale a + 10, poi Turner mette una tripla per l’Enel proprio sulla sirena. Silins riparte con una tripla di tabella, e Reggio fa cose semplici mentre Brindisi ha Denmon praticamente assente ed il solo Turner che mantiene in linea i brindisini. Per lui 3 / 5 nelle triple. Reggio Emilia ha un momento di sbandamento ed Harper pareggia dalla lunetta quando mancano pochi secondi all’intervallo, poi due azioni di Chikoko e Kaukenas danno il via ad un nuovo allungo ospite che Pullen respinge con una tripla, ancora sulla sirena. In avvio di ripresa Brindisi va per la prima volta in vantaggio, poi si rimette in azione Diener che trova la tripla; Brindisi da delle spallate, ma Reggio Emilia risponde e quando Kaukenas propizia un parziale di 3 – 8 per gli ospiti, Bucchi deve ricorrere al time-out. La sospensione però non rianima l’Enel che subisce ancora Kaukenas e poi Cervi in schiacciata, poi arriva una nuova tripla di Diener. Al 30esimo c’è il massimo vantaggio esterno sul 43-55. Brindisi sembra stordita mentre dall’altra parte è ancora Kaukenas ad essere protagonista con numeri di “alta scuola”. Ora le due formazioni si scambiano le triple, con Cinciarini e Polonara a rispondere a Pullen e Harper. Reggio controlla con tranquillità, ed anche in questo caso, tutto è rimandato a gara 5, in un ambiente caldissimo come il PalaBigi.