Curiosità

Madre vegana e padre carnivoro, la dieta del figlio la decide il Tribunale

Una lite, riguardante l’alimentazione del figlio, tra due genitori divorziati è finita addirittura in Tribunale. È quanto accaduto nella città di Bergamo. A darne la notizia il giornale principale della città, L’Eco di Bergamo, appunto.

Il bambino, chiaramente minorenne, vive con la madre che, da una decina d’anni a questa parte, ha fatto una scelta piuttosto decisa in fatto di alimentazione: cucina vegetariana e macrobiotica, per salvaguardare la propria salute. Fin qui nulla da eccepire. Il problema si è presentato, però, nel momento in cui questo tipo di alimentazione è stata imposta anche al bambino. A questo punto entra in gioco il padre. Durante la settimana, trascorsa con la madre, il piccolo veniva costretto a mangiare principalmente riso e verdure. Mai una bella bistecca, tanto meno latticini. Nel week end, quando il bambino era con il papà, invece, poteva dare libero sfogo alla sua golosità. Mc Donald’s era una delle mete preferite, dove hamburger e patatine fritte la fanno da padrone in un pranzo tipico. E poi latticini, bistecche. Il padre ha giustificato il suo comportamento sostenendo che doveva in qualche modo sopperire alle mancanze nutrizionali causate dal regime alimentare imposto dalla madre. In più, l’uomo si è fortemente lamentato di non essere stato interpellato nel momento in cui la decisione in merito all’alimentazioen del figlio  è stata presa. La madre, dal canto suo, ha riscontrato frequenti mal di pancia del bambino al ritorno dai week end trascorsi col padre. Secondo la donna, i succulenti pranzi preparati dalla nonna paterna, a base di polenta, salsiccia e gorgonzola, uniti alle goloserie che il padre concedeva in abbondanza al piccolo, avrebbero causato problemi alla salute del figlio.

Non riuscendo a trovare un accordo sull’alimentazione del bambino, il padre si è visto costretto a ricorrere al parere di un Giudice. L’uomo ha chiesto al Tribunale di intervenire per salvaguardare la salute del piccolo che, a suo parere, potrebbe avere seri problemi se i suoi pasti non siano integrati con alimenti più sostanziosi, necessaria, almeno a suo parere, ad un corpo di un bambino che si sta sviluppando e sta crescendo In media stat virtus. Il giudice non ha condannato i due tipi di alimentazione ma non li ha neanche lodati. Per un bambino non va bene né una cucina che lo priva di alcuni alimenti importanti, né la libertà di mangiare ogni cosa e a qualsiasi orario. Per questo motivo alla madre è stato imposto che, almeno una volta durante la settimana, il bambino debba poter mangiare della carne. Al padre, invece, è stato messo un limite: non più di due bistecche durante tutto il week end.

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