Cinema

Il libro della vita: variopinta fiaba messicana che affascina grandi e piccoli (trailer)

Il libro della vita (in originale “The Book of Life“) è un fim d’animazione americano uscito nel 2014 e distribuito dalla 20th Century Fox. Uscito nelle sale italiane ieri e è scritto e diretto da Jorge Gutierrez e prodotto dal noto regista messicano Guillermo del Toro.

La pellicola inizia con una visita al museo di un gruppo di ragazzini, guidati dalla guida Mary Beth che racconta loro una storia racchiusa, per l’appunto, nel libro della vita. Il racconto parla delle vicende di Manolo, un giovane uomo messicano combattuto tra ciò che si aspetta da lui la sua famiglia e ciò che invece gli dice il suo cuore. Due grandi spiriti della morte, vedendo il giovane Manolo combattere contro un altro uomo per contendersi la donna da loro amata, Maria, fanno una scommessa. Prima di poter scegliere tra il soddisfare le sue aspettative familiari o il raggiungere ciò che davvero desidera, Manolo sarà dunque costretto ad affrontare le sue paure in un viaggio attraverso tre mondi ultraterreni, per poter ricongiungersi alla sua amata.

Il libro della vita è un’appassionante storia che mischia vari generi: romanticismo, commedia, azione e persino musical. Ciò che colpisce di questo lungometraggio fantastico, oltre alla storia originale e appassionante, è la sua personalità maestosa, un tripudio di colori e di grafica che difficilmente non potrà che conquistare visivamente lo spettatore. I mondi ultraterreni in cui il protagonista Manolo sarà costretto ad avventurarsi sono rappresentati in modo creativo e efficace.

Il lungometraggio si ispira alla tradizione dei morti messicana e rappresenta quindi allo stesso tempo leggenda e contemporaneità, data la trama facilmente paragonabile alle storie moderne e tratti dei protagonisti che si possono trovare in tutti i giovani, come nel caso della bella e rivoluzionaria Maria. Inoltre impossibile non sottolineare una colonna sonora di assoluto livello che, spaziando sapientemente da  Elvis Presley, Ennio Morricone  fino ai Radiohead, il tutto rivisitato in salsa mariachi, conquista lo spettatore non meno delle immagini.

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