Lo studio degli effetti che l’alimentazione ha sull’organismo è di vitale importanza per ridurre le malattie croniche che possono colpire l’uomo e, in questi ultimi decenni, ha interessato sempre più ricercatori.
Infatti gran parte delle maggiori autorità sanitarie mondiali, dopo un censurabile miopismo, sono state protagoniste, a diverso titolo, di una crociata verso quegli alimenti non salutari e potenzialmente dannosi alla nostra salute. Ad esempio negli ultimi tempi, numerosi gli studi relativamente alle conseguenze sull’organismo assumendo bevande zuccherate, soprattutto in relazione ad un aumento dei casi di obesità e di diabete.
L’ultima di queste ricerche ci porta in Inghilterra, dove un ex farmacista, Niraj Naik ha voluto analizzare molto dettagliatamente come reagisce l’organismo, nell’ora successiva, all’assunzione di Coca-Cola.
Una volta ingerita la bevanda, in soli dieci minuti, si riscontrerebbero quantitativi di zucchero nel sangue di molto superiori a quelli indicati come livello di guardia. Basti pensare che una lattina di Coca-Cola contiene una quantità pari a dieci cucchiaini di zucchero che rappresentano la dose massima giornaliera prevista per l’organismo umano. L’acido fosforico presente nella bevanda agisce impedendo di vomitare quello che è stato ingerito, modificando leggermente il gusto che altrimenti risulterebbe eccessivamente dolce. Dopo venti minuti dal consumo della bevanda il pancreas inizia una produzione massiccia di insulina che stimola il fegato a convertire gli zuccheri assimilati in grasso.
Trascorsi quaranta minuti l’organismo ha assorbito la quantità totale di caffeina presente nella Coca-Cola, quindi lo stato di eccitazione raggiunge il livello massimo, con una dilatazione delle pupille, l’incremento della pressione sanguigna oltre ad una ulteriore immissione di zucchero nel sangue da parte del fegato.
Dopo un’ora si presentano gli effetti diuretici che sono causati dalla caffeina presente nella bevanda, i quali costringono il corpo ad eliminare sostanze importanti per l’organismo come il calcio, il magnesio, lo zinco, l’acqua ed alcuni elettroliti anche quando non vi è una reale necessità. Questo processo avviene quindi prima che l’organismo abbia avuto modo di estrarre le sostanze necessarie per una corretta idratazione.
È stato riscontrato anche che la Coca-Cola è in grado di stimolare i centri che producono la dopamina. L’effetto che ne risulta è molto simile a quello causato dall’eroina. Il risultato è una eccessiva irritabilità e stanchezza quando gli effetti della bevanda iniziano a svanire e l’organismo cerca di ripristinare una condizione di normalità.
Un’analisi, quindi, che come tanti altri sudi prosegue in una controtendenza nel giudizio della bevanda Usa più famosa al Mondo, dopo anni in cui la stessa veniva vista come un’ innocua leggerezza, normalizzandola in un edulcorato simbolo di famiglia e compagnia. Ora al contrario tanti gli warning intorno ad una bibita che, soprattutto quando consumata in grandi quantità, è dannosa al nostro corpo più di quanto si possa immaginare.