Per Bayern e Barca supercoppa amara, piangono Guardiola e Mou. Nel Psg che regola il Lione, ultimo match di Ibra?
Cominciando dall’Inghilterra, dove si affrontavano l’Arsenal di Wenger e il Chelsea di Mou: chi ha scommesso sulla vittoria dei Gunners, contando sul fatto che dopo 13 scontri tra i due tecnici il francese avrebbe finalmente vinto, ha fatto la scelta giusta.
L’Arsenal si è, infatti, portato a casa per il secondo anno consecutivo la Supercoppa d’Inghilterra e il tecnico francese ha finalmente sfatato il tabù che non lo aveva mai visto vincente contro lo Special One che, naturalmente, a fine gara ha ironizzato sul vincente e accusato il collega di catenaccio, affermando sostanzialmente che i Gunners avrebbero prevalso non giocando a pallone e badando unicamente a difendersi
La partita non è stata divertentissima e non poteva essere altrimenti visto che siamo all’inizio della stagione. Tuttavia alcune note interessanti vi sono state: entrambe le squadre hanno mostrato buona organizzazione di gioco e il grande ex della partita, Peter Cech, si è preso una bella rivincita nei confronti del club che ha dovuto lasciare dopo 11 anni di militanza. La partita è stata decisa da un lampo di Oxlade-Chamberlain, che al 25° della prima frazione ha fatto una grande giocata e ha dato ai Gunners il vantaggio.
La reazione del Chelsea, nonostante il maggior possesso di palla, è stata sterile e l’opaca prestazione di Remy e Falcao ha fatto suonare i primi campanelli d’allarme nella testa di Mou, che probabilmente spera di recuperare il più in fretta possibile il suo bomber Diego Costa. Sicuramente una partita secca non è indicativa per capire come si svilupperà la stagione, ma senza dubbio perdere la prima partita ufficiale non fa mai piacere, ancor di più se ti chiami Mourinho.
E lo stesso vale se ti chiami Guardiola e per il terzo anni di fila fallisci la conquista del primo trofeo stagionale. La Supercoppa di Germania è, infatti, andata al Wolfsburg, che ha così confermato come il tecnico spagnolo sia assolutamente allergico a questo trofeo.
Anche in questo caso, così come nel match tra Arsenal e Chelsea, non vi è stato un grande spettacolo. Il Wolfsburg, però, ha fatto vedere cose migliori nel primo tempo e come spesso capita nel calcio è stato però il Bayern Monaco a passare. Il goal del vantaggio, nato da una iniziativa di Douglas Costa, uno dei nuovi arrivi nella formazione bavarese, lo ha siglato Robben.
A questo punto la formazione di Guardiola sembra riuscire a controllare senza troppi patemi e a 15 minuti dalla fine del match arriva il momento della “prima” di Vidal con la maglia dei campioni di Germania. Il Cileno non fa in tempo ad entrare in campo che si fa subito ammonire per un brutto fallo. Quando il match sembra ormai segnato, a un minuto dalla fine è arrivato il pari del Wolfsburg: a segnarlo è stata una vecchia conoscenza del nostro calcio, ovvero il danese Bendtner. L’ex giocatore della Juventus ha capitalizzato al massimo un grave errore della difesa del Bayern Monaco, errore che pesa sulla coscienza di Boateng e a causa del quale il match è andato ai calci di rigore. Nella serie dal dischetto a condannare i Bavaresi alla prima amarezza stagionale è l’esperto Xabi Alonso, il quale sbaglia il proprio rigore. La gioia per il Wolfsburg arriva invece grazie a Bendtner, il quale ha completato la sua serata perfetta prendendosi la responsabilità del tiro decisivo e realizzandolo. Per i vice-campioni di Germania si tratta del primo trionfo nella coppa nazionale, mentre per i bavaresi è, come detto, arrivato il terzo ko consecutivo.
Pronostico rispettato invece in quel di Montreal, dove il PSG e il Lione si sono giocati la Supercoppa di Francia. Per il terzo anno di fila la squadra parigina ha vinto il trofeo e ha confermato come quella che è appena iniziata potrebbe essere l’ennesima stagione di dominio. Il match è stato chiuso senza patemi già nel primo tempo e nonostante non abbia segnato a dominare la scena è stato come sempre Ibra, il quale ha ispirato i due goal con cui il PSG ha annichilito i rivali. Dopo 17′ di gara il PSG era già avanti 2 a 0 grazie alle reti di Aurier e Verrati: ovvio che il resto del match sia stata pura amministrazione. L’unica emozione è stata infatti l’espulsione del centrocampista Gonalos nelle file del Lione.