Una famiglia descritta come normale.
Una famiglia senza alcuna macchia nera, e senza alcun tipo di problema: è questa la descrizione che viene data della famiglia di Palermo protagonista della cronaca nera delle ultime ore.
Nella giornata del tre agosto infatti, la figlia di soli sette anni si sarebbe recata nel balcone e gettata dal quarto piano.
Inutile la corsa disperata all’ospedale dei Bambini di Palermo: per la piccina non c’era nulla da fare, visto che il volo, e soprattutto lo schianto, sono stati letali.
La motivazione del gesto estremo.
Giallo sulla motivazione del gesto della piccina: a scuola, a casa e tra gli amici la piccina aveva sempre avuto un comportamento normale, semplice e spensierato come tutti i bambini della sua età.
Ma un rimprovero potrebbe essere stata la causa scatenante dell’atto commesso dalla piccola: i genitori infatti l’avrebbero sgridata ripetutamente, in quanto la bambina avrebbe rubato un pacchetto di gomme da masticare dal market vicino la loro abitazione.
Questa, secondo gli inquirenti, potrebbe essere una delle motivazioni per la quale la bambina si sarebbe gettata dal balcone di casa sua.
Non viene scartata nessuna pista, visto che le forze dell’ordine stanno cercando di capire se la famiglia nasconde qualche segreto che appunto ha portato la giovane a compiere l’atto estremo.
L’unico testimone presente all’accaduto.
Nessuna persona ha assistito all’atto compiuto dalla bambina di sette anni, tranne il fratellino di cinque, che avrebbe visto l’intera scena.
Essendo l’unico testimone oculare, ma trattandosi di un bambino, gli inquirenti, assieme ai vari magistrati, stanno decidendo se sentirlo, per farsi raccontare quanto accaduto, oppure se evitare l’interrogatorio.
La pista dell’incidente comunque non è da escludere, visto che i due bambini erano assieme nel momento dell’accaduto, così come non viene nemmeno scartata l’idea che sia proprio un gesto volontario quello commesso dalla piccola bambina di Palermo.