Non è certa l’identità dei due attentatori, ma pare proprio che si tratti di due talebani infiltrati nelle forze di sicurezza. A conferma di tale ipotesi terroristica, il fatto che i due attentatori indossassero le uniformi dei soldati delle Forze di sicurezza e di difesa nazionale dell’Afghanistan.
Muniti di mitra e pistole, i due attentatori avrebbero sparato contro il veicolo su cui viaggiavano i soldati Nato, che sono rimasti uccisi nell’agguato. I soldati facevano parte della missione “Resolute Support”, il cui fine è quello di sostenere Kabul nella formazione di un esercito afghano, in grado di rispondere agli attacchi di guerriglia talebana. La Nato non ha rivelato nemmeno l’identità nè la nazionalità dei soldati vittime dell’agguato terroristico. Notizie ufficiali confermano non solo la morte dei due soldati, ma anche dei due attentatori. Inizialmente si era parlato di due soldati afghani rimasti uccisi nell’attentato, ma la notizia è stata subito smentita. Pare infatti che i soldati Nato abbiano risposto al fuoco prima di morire, colpendo i terroristi, quindi i due cadaveri si riferirebbero agli attentatori e non ai soldati afghani. L’attentato è stato compiuto nei pressi della base di Helmand, una provincia dell’Afghanistan meridionale. Questo tipo di incidenti è molto comune in Afghanistan ed è stato soprannominato green on blue, e si riferisce al colore delle uniformi afgane e di quelle dei soldati Nato, che collaborano contro gli attacchi dei talebani. Lo scorso aprile si era verificato un incidente simile, in cui persero la vita altri tre militari. Gli attacchi dall’interno stanno diventando sempre più frequenti e minacciano l’Alleanza tra il governo di Kabul e la Nato per garantire la sicurezza del paese e difenderlo dagli attacchi dei talebani.
La comunicazione ufficiale dell’attacco avvenuto stamane ad Helmand è stata diffusa dalla stessa Alleanza, attraverso una nota ufficiale in cui si spiegava che l’attentato è stato compiuto da due uomini che indossavano la divisa militare dell’esercito di Kabul.