Questa sera prenderà il via, su Canale 5, la settima stagione di Squadra Antimafia. Una serie tv che nel corso degli anni ha conosciuto un successo clamoroso, e che con questa stagione vuole appassionare ancora di più gli spettatori, continuando a godere di un’audience che non ha risentito del trascorrere del tempo.
Questa stagione vedrà non solo tanti colpi di scena, ma alcuni attori storici potrebbero lasciare il cast e quindi i personaggi che interpretano potrebbero essere coinvolti in vicende incredibili, si pensi in primis allo stesso Marco Bocci che non intende partecipare ad una ottava annata e che, secondo i più accreditati rumors, potrebbe essere sostituito da Giulio Berruti.
La prima puntata sarà già ricca di contenuti, con Calcaterra che se la dovrà vedere con coloro che lo hanno rapito alla fine della sesta stagione. Nella “Duomo”, inoltre, entreranno due nuovi membri: Davide Tempofosco e Anna Cantolupo.
Nel corso della puntata di stasera si scoprirà che il commissario è stato rapito, mentre era intento a impedire a Rosy Abate di prendere i voti, perché è in possesso della chiave che dà accesso all’archivio top secret di Crisalide. Intanto entrerà in scena anche Filippo De Silva: il personaggio interpretato da un fantastico Paolo Pierobon, che nella sesta stagione sembrava esser morto dopo essere stato vittima di una violenta esplosione, invece tornerà vivo e vegeto e cercherà la chiave di Crisalide. Lo farà per i suoi scopi poco legali, ma anche per salvare Calcaterra, con il quale ormai esiste un legame di amicizia, anche se controversa visto che i due personaggi sono su sponde opposte.
Intanto la squadra che sarà guidata da Tempofosco, indagando sul rapimento di Calcaterra, non solo si metterà sulle tracce dei colpevoli, cioè la famiglia mafiosa dei Maglio, ma scoprirà anche un una grossa organizzazione dedita al riciclaggio di denaro sporco.
Ed è proprio questo il tema portante che tratterà questa stagione: cioè il legame tra la Mafia e l’economia italiana, in particolare in che modo le famiglie mafiose si sono insidiate nei grandi centri di potere economici e finanziari del nostro Paese. Tema mai tanto attuale in una realtà che sembra superare la più filmica delle fantasie.