Inside Out: esce oggi l’ultimo capolavoro Pixar. Divertimento intelligente non solo per bambini
La Pixar, nei suoi 36 anni di vita, ha regalato al cinema di animazione autentici capolavori, piccoli gioielli divenuti da subito autentici cult capaci di conquistare critica e pubblico, ancor più da quando ha intrapreso la propria collaborazione con la Walt Disney.
Quattordici film, infatti, che difficilmente non hanno fatto registrare il tutto esaurito: dalla saga di “Toy Story“, a “Ribelle“, passando per ” Gli Incredibili” ” Cars” , “Ratatouille” o “Up“, solo per citarne qualcuno, sino al recente “Monsters University” .
Scontato, quindi, che la casa cinematografica che fa della tecnologia il suo credo, anche per la sua quindicesima fatica, “Inside Out“, facesse centro, con un film che a Cannes, non proprio un posto qualunque, ha già fatto incetta di applausi e consensi unanimi. Successo di critica e al botteghino, come testimoniano eloquentemente i 750 milioni di dollari incassati nel Pianeta.
Protagonista della pellicola un’undicenne, o meglio il mondo in tempesta delle sue emozioni. Esplorando direttamente nella testa di questa ragazzina, infatti, vengono descritte le sue cinque sensazioni principali, ognuna caratterizzata da un colore ed una personalità ben distinta (Disgusto, Gioia, Paura, Rabbia e Tristezza).
Il regista Pete Docter, già autore di “Monsters & Co.” e coautore di “Up” ha sottolineato la sua felicità nell’aver visto che la sua idea era stata condivisa da John Lasseter, il fondatore della Pixar. Il personaggio principale è la piccola Riley, che da vita ad un vero uragano di emozioni contrastanti. Gioia è ricca di allegria. Disgusto è di colore verde e si veste alla moda. Paura è viola e ha un fisico slanciato. Rabbia si contraddistingue per la tipica tonalità rossa e la sua camicia appare fin troppo stretta. Tristezza è di colore blu e indossa un maglione classico per una persona di una certa età che ha poco da chiedere alla propria vita.
Tutto il film si basa sulla continua contrapposizione tra i vari stati d’animo, attraverso un viaggio introspettivo nella vita di una ragazza che si appresta a vivere gli anni della sua adolescenza e la cui esistenza viene sconvolta da un inatteso trasferimento dal Minnesota a San Francisco.
Docter ha dichiarato di essersi ispirato proprio a sua figlia nella realizzazione della pellicola, con la lettura anche di trattati scritti da Jung e Freud.
Originariamente, orgoglio e speranza sarebbero dovute essere le due emozioni di maggiore rilevanza. L’operazione si è poi rivelata ben più complicata, con l’introduzione di ben cinque sensazioni, anche perchè un intento della pellicola è quella di esplorare, nonostante tutti vorremmo parlare solo di felicità, anche le delusioni, i problemi, i dolori, tutte quelle emozioni che ci aiutano a comprendere e convivere con la complessità dell’esistenza.
Il regista, inoltre, ha riferito di aver omaggiato anche alcuni animatori storici, come ad esempio Tex Avery e Chuck Jones. Con i loro cartoni animati, sono cresciute intere generazioni.
Una pellicola, nel corso della sua elaborazione, mostrata anche , attraverso proiezioni test, a dei bambini per verificare la sua capacità di raggiungere anche i più piccini. Il risultato è stato davvero confortante, con i bimbi che hanno saputo spiegare la pellicola meglio dei più grandi.
Inoltre, se non bastasse per convincervi ad una serata più divertente del solito, prima di “Inside Out”, un altro piccolo gioiello Pixar – Disney, con il cortometraggio “Lava“, dolce favola che narra dell’amore tra due vulcani , le cui voci, nella versione italiana, sono di Malika Ayane e Giovanni Caccamo.