Si chiude con una beffa la prima giornata dell’Europa League per la Lazio. La formazione di Pioli, dopo essere passata in vantaggio nel primo tempo con una rete messa a segno da Milinkovic-Savic, ha controllato la gara fino al termine subendo la rete del pareggio da parte di Seleznyov che ha segnato al 4° di recupero, dopo che l’arbitro ne aveva assegnati 3.
Una beffa atroce per i Biancocelesti che hanno avuto in mano la gara per la maggior parte del tempo e si ritrovano ora con un solo punto in classifica, un risultato che sarebbe stato bene accetto alla vigilia, ma che subito in questa maniera, quando tutto sembrava ormai finito, fa più male.
Nello stesso tempo però la beffa servirà a Stefano Pioli per ricordare ai suoi uomini che in questo tipo di gare non ci si deve mai accontentare, come la sua formazione ha fatto, man mano che passavano i minuti nella ripresa, lasciando, dopo una prima parte di gara stradominata, il pallino del gioco nelle mani del Dnipro. Nel primo tempo si era vista una bella Lazio, che inizia ad assomigliare a quella della passata stagione, con giocate veloci e con grande personalità dimostrata da tutti i giocatori scesi in campo. L’atmosfera surreale delle tribune vuote, dovute ai disordini dei tifosi ucraini nell’ultima partita casalinga dello scorso anno non ha creato problemi di certo ai Capitolini che hanno fatto vedere di essere arrivata in Ucraina per continuare nel proprio percorso di crescita, dopo la bella vittoria in campionato contro l’Udinese.
Quando le squadre scendono in campo si nota che Stefano Pioli inizia affidandosi al suo 4-3-3, già visto domenica in campionato confermando le previsioni della vigilia con Hoedt-Gentiletti impiegati come coppia centrale, mentre Konko agisce sulla fascia destra. A centrocampo esordio per Milinkovic-Savic che imposta le manovre Biancocelesti, ed in attacco la conferma di Matri, con ai fianchi Kishna e Felipe Anderson.
Il Dnipro risponde affidandosi ad un 4-2-3-1 nel quale Seleznyov è l’unico attaccante di ruolo, con alle spalle Anderson Pico, Matheus ed Edmar.
La Lazio parte bene fin dai primi minuti ed impone il suo ritmo, Nei primi minuti lgli uomini di Pioli impongono subito il proprio gioco e già al nono minuti Kishna potrebbe dare il vantaggio ai suoi. Al 17′ è il turno di Matri a sfiorare l’1-0, ma la conclusione dell’ex milanista, su lancio calibrato da parte di Onazi, viene deviata da Boyko e dopo aver sfiorato il palo procura un calcio d’angolo in favore della squadra di Pioli.
La rete sembra essere nell’aria ed arriva puntuale al 34esimo: su una punizione che Kishna calcia dalla trequarti, il più veloce è Milinkovic-Savic e con un colpo di testa riesce a beffare il portiere avversario Boyko, mettendo in rete.
Il Dnipro reagisce immediatamente allo svantaggio e dopo solo 4 minuti mette paura alla Lazio con un cross di Leo Matos sul quale si avventa Seleznyov che riesce a colpire liberamente di testa, ma la sua conclusione è centrale e Marchetti riesce a bloccare abbastanza facilmente il pallone.
La ripresa inizia con una Lazio che sembra non aver problemi a controllare il gioco espresso dal Dnipro, e gli uomini di Pioli potrebbero anche centrare la rete del raddoppio al 51esimo, quando Milinkovic-Savic è protagonista di una azione potente che gli permette di superare la difesa ucraina e di mettere a disposizione di Kishna un pallone da mettere in rete, ma il suo compagno di squadra non è abbastanza veloce nell’approfittare della situazione e viene quindi preceduto da Matheus che annulla l’opportunità. IL Dnipro fatica ad imporre il suo gioco e la gara diventa scadente anche dal punti di vista tecnico con la Lazio che inizia ad accontentarsi di mantenere il vantaggio, abbassando il suo ritmo e dando vita ad azioni lente e sicuramente ad un gioco meno divertente di quello messo in mostra nel primo tempo.
In questo frangente la difesa romana chiude tutti i varchi, con un’ottima prova da parte di Hoedt che conferma lo stato di forma già fatto vedere contro l’Udinese.
Mister Pioli si accorge della stanchezza dei suoi uomini e effettua un doppio cambio al 77esimo, mettendo in campo sia Candreva che Keita con l’intento di dare nuova velocità al gioco laziale.
Il Dnipro comunque non molla e continua ad attaccare creando un pericolo per la porta di Marchetti con Anderson Pico, ma il portiere laziale è bravo a respingere il suo tiro. In casa Lazio è il subentrato Candreva a farsi vedere con un tiro dalla distanza che è però telefonato e non crea problemi a Boyko che lo blocca a terra.
I minuti passano e per la Lazio sembra fatta, ma i tre punti svaniscono all’improvviso, quando erano già terminati i 3 minuti di recupero concessi dall’arbitro, perché un colpo di testa di Seleznyov batte un Marchetti incolpevole.
E nel prossimo turno si riparte tutte da 1 punto, visto che anche l’altra gara del girone, che vedeva impegnati i francesi del Saint Etienne e gli svedesi del Rosenborg finisce in pareggio con il risultato di 2-2.
DNIPRO-LAZIO 1-1 (0-1)
Marcatori: 34′ Milinković-Savić (L), 90’+4 Seleznyov (D).
Dnipro (4-2-3-1): Boyko 7 – Fedeckyj 5.5 (61′ Ruiz 5.5), Douglas 5, Gueye 6, A. Pico 6 – Fedorchuk 5.5 (45′ Danilo 5.5), Edmar 6(86′ Gama sv) – Matheus 6, Rotan 5.5, Leo 6 – Seleznyov 6.5
A disposizione: Shelikov, Cheberyachko, Tomecak. All.: Markevych 5.5.
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 6- Konko 6, Hoedt 6.5, Gentiletti 6, Radu 5.5 – Onazi 6.5, Parolo 6.5 – Anderson 6, Milinković-Savić 7 (89′ Mauri sv), Kishna 6.5 (76′ Candreva sv) – Matri 6 (76′ Keita sv).
A disposizione: Berisha, Basta, Cataldi, Lulić. All.: Pioli 6.5
Ammoniti: Edmar, Ruiz, Matheus, (D); Radu, Hoedt, Milinković-Savić, (L).
Arbitro: Hunter (NIR).