Doveva essere una giornata di preghiera e raccolta, invece si è trasformata in una strage. La città santa di La Mecca che ospitava il primo giorno di Eid Al-Adha ovvero festa del sacrificio, è stata teatro della più grande tragedia degli ultimi 25 anni dell’arabia saudita. L’ultimo episodio risale al 1990 quando a morire in quell’occasione furono 1.426 persone.
Ancora non si sa con chiarezza quale sia stata la causa principale che ha scatenato la calca e la conseguente ingovernabilità della situazione, ma secondo le prime testimonianze, la ressa è iniziata mentre i fedeli si apprestavano a dare il via al rituale della lapidazione di Satana. Immediati i soccorsi che hanno visto impegnate più di 200 ambulanze e circa 4.000 soccorritori. Il bilancio attuale, secondo le autorità saudite, parla di 717 morti e più di 800 feriti.
Non sono mancate le reazioni internazionali, Papa Francesco da New York, dove si trova in visita ufficiale, si è detto vicino ai ‘fratelli musulmani’ di fronte alla tragedia che il loro popolo ha sofferto alla mecca. L’Iran invece accusa le autorità responsabili della sicurezza, che si sono dimostrate incapaci di gestire la situazione. Per quanto riguarda il fronte interno, invece, il principe saudita Nayef bin Mohammed ha dato ordine di aprire un inchiesta per accertare le responsabilità e comprendere chiaramente quale siano state le cause scatenanti di quest’immane tragedia.
