Il ventotto settembre 2015, la natura ha deciso di riprendersi una parte del terreno sfruttato dall’uomo: nella spiaggia di Queensland si è creata una voragine che ha inghiottito centocinquanta metri di lunghezza e cinquanta di larghezza.
La voragine, che ancora non trova una spiegazione scientifica sensata, ha iniziato a ingoiare parti della spiaggia, facendole sprofondare in acqua, senza rilasciare alcuna parte del terreno.
Il tutto è avvenuto nel giro di pochissime ore: le persone presenti in spiaggia hanno notato come il terreno venisse attratto verso l’acqua e di come la voragine continuasse ad espandersi.
Il panico naturalmente si è scatenato specialmente quando diverse tende ed un camper sono stati ingoiati dal mare e non sono riemersi sulla superficie o in riva.
La spiaggia è stata fatta evacuare per motivi di sicurezza ed ora è divenuta una base nella quale si stanno effettuando diversi studi per trovare una motivazione logica a tale tipo di fenomeno.
Gli scienziati, che hanno effettuato alcune ricerche e stanno monitorando la zona, hanno sostenuto che non si tratta di un fenomeno avvenuto a causa dei terremoti.
Questo perché, le eventuali scosse, si sarebbero dovute manifestare contemporaneamente ed in maniera consecutiva.
La voragine invece si è manifestata improvvisamente e senza alcun preavviso: inoltre questa si è espansa in maniera graduale ma senza scosse sismiche.
La popolazione australiana ora è in stato d’allerta, visto che temono che la voragine possa inghiottirli col passare del tempo e che la loro terra possa sprofondare in mare.
Ed anche le parole degli scienziati, che si augurano che tutto questo non accada, non sembrano essere rassicuranti.
Secondo il loro punto di vista infatti, la voragine potrebbe continuare ad espandersi e portare via altri pezzi del terreno nei pressi della spiaggia.
Nel corso delle ricerche scientifiche non è stato trovato alcun elemento che potesse motivare il fenomeno e per questo motivo, tutta la zona costiera dell’Australia nella quale si è creata la voragine, ora è stata blindata.
Nessuna persona, se non i ricercatori e scienziati, si possono recare nel luogo dell’accaduto.