Elezioni Catalogna: vittoria a metà per gli Indipendentisti. Maggioranza di seggi, ma non di voti
I risultati delle elezioni tenutesi nella comunità autonoma della Catalogna hanno registrato un’ampia quota di partecipazione, pari al 77% degli aventi diritto al voto, superando del 7% la percentuale del 2012. In quell’anno l’affluenza alle urne raggiunse la soglia del 69,56%.
Arturo Mas, presidente del governo di Barcellona, ha da tempo avviato una lunga opposizione contro il governo centrale del Paese per raggiungere un obiettivo ben preciso: la secessione della Catalogna dal resto della Spagna.
Nell’impossibilità di indire un referendum per sciogliere l’annosa questione dell’indipendenza catalana (il referendum in questo caso risulta illegale nella costituzione spagnola), Arturo Mas e il blocco secessionista avevano puntato molto sul rinnovo parlamentare per raggiungere il loro obiettivo. Il fronte indipendentista puntava, infatti, ad ottenere la doppia maggioranza di seggi e di voti per poter dar vita al progetto. Tuttavia, l’esito delle elezioni ha determinato una vittoria parziale per il fronte indipendentista che si è visto concedere la maggioranza dei seggi parlamentari, ma non la maggioranza dei voti. Per loro ha, infatti, votato solo il 48% degli elettori. Determinanti sono stati i “no” di due città importanti come Barcellona e Tarragona.
Il governo della Catalogna resta dunque in mano alle due liste indipendentiste, con il partito “Junts pel” si che si è aggiudicato la maggioranza dei seggi parlamentari: 62 rispetto ai 71 del 2012. “Ciudadanos“, partito di Albert Rivera, con l’acquisizione di 25 seggi si conferma secondo partito della Catalogna.
Il Cup, partito anticapitalista di matrice indipendentista, passa da 3 a 10 seggi.
Risultano limitati i danni che si prevedevano per il partito socialista PSC, che dei 20 seggi del 2012 ne conserva 16.
Catalunya si es, partito che ricomprende i Verdi e Podemos, acquisisce 11 seggi. Lo stesso numero di seggi conquistati dal Partido Popular, che si colloca nell’ultima posizione in queste elezioni. Il partito catalanista Duran Leida, distaccatosi dal Ciu in quanto sfavorevole all’opzione secessionista, è rimasto fuori dalla nuova composizione parlamentare catalana.
L’assenza della maggioranza nei voti rende meno gradita la vittoria al fronte indipendentista, ma Arturo Mas si ritiene soddisfatto dell’esito comunque positivo delle elezioni e riprende la corsa per le elezioni generali, continuando a focalizzarsi sempre sull’indipendenza della regione spagnola.