LA NUOVA INTERVISTA DI SNOWDEN – Dopo alcuni mesi di silenzio, Edward Snowden è tornato a rilasciare alcune dichiarazioni in merito allo scandalo ‘Datagate’ e al modo in cui i servizi segreti britannici monitorerebbero i dati sensibili sui ‘device’ degli utenti, violandone sistematicamente la privacy. Il 32enne ex tecnico informatico della CIA, rifugiatosi in Russia nel 2013 per sfuggire a un mandato di arresto, è stato intervistato di recente dalla BBC e ha fornito nuove rivelazioni in merito a quello che è conosciuto come ‘Programma Smurfs’ (Puffi, in italiano). Uno degli uomini attualmente più ricercati dalle autorità statunitensi ha infatti spiegato le funzionalità di un potente ‘tool’ di strumenti a disposizione del GCHQ (Government Communications HeadQuarters), l’agenzia governativa del Regno Unito che si occupa di spionaggio e sicurezza. Secondo l’ex ‘talpa’, i servizi segreti britannici sarebbero in grado di controllare qualsiasi funzionalità dei dispositivi ‘mobile’ (quali smartphone e tablet) in possesso dei privati cittadini.
COME FUNZIONA LA ‘SMURFS SUITE’ – Rifacendosi ad alcuni documenti presentati all’opinione pubblica in passato, Snowden ha spiegato che questa cosiddetta ‘Smurfs Suite’ permette di ‘sottomettere’ lo smartphone dell’utente e di intervenire su alcune caratteristiche del dispositivo. Ad esempio, ‘Dreamy Smurf’ consente di accendere o spegnere a distanza il ‘device’, mentre ‘Nosey Smurf’ controllerebbe il microfono integrato nello smartphone: per quanto riguarda le funzionalità più potenti, invece, a disposizione degli ‘007’ di Sua Maestà ci sarebbe anche ‘Tracker Smurf’, capace di geo-localizzare la posizione dell’utente e, infine, ‘Paranoid Smurf’, un software che consente di evitare che il dispositivo tracci le attività di spionaggio sul terminale ‘infettato’. In questo modo, Snowden ritiene che l’intelligence britannica potrebbe venire a conoscenza di una serie di informazioni altrimenti inaccessibili, quali la rubrica dei contatti, la lista dei messaggi e la cronologia di navigazione sul web.