Ci sono voluti circa dieci anni affinché il progetto che albergava nella mente degli addetti del Dipartimento di Scienze della Vita di Torino fosse approvato. Dopo una lunga trattativa, e grazie alla collaborazione col parco di Natura Viva di Bussolengo, le foreste del Madagascar, ovvero quella di Maromizaha, e tutte le altre nella zona centro orientale, non verranno disboscate.
Cristina Giacoma, la responsabile del Dipartimento di Torino, ha spiegato che, il merito della buona riuscita dell’operazione, è dovuto anche alla partecipazione, alle varie manifestazioni, della popolazione locale.
Grazie a loro infatti, oltre milleseicento ettari di foreste sono diventati zona protetta, che appunto non potrà essere disboscata dalla pratica locale del taglia e brucia.
I boscaioli, specie nel periodo autunnale, devastano le varie foreste, abbattendo centinaia di alberi al giorno.
Il legno che si ricava viene poi bruciato, in maniera tale che si possa ricavare del carbone di origine vegetale, che viene rivenduto sia sull’isola che nel resto del mondo.
Tale pratica, in combinazione con quella dell’estrazione dei minerali, ha privato l’isola del Madagascar dell’oltre novanta percento della vegetazione.
In queste zone naturali ci sono centinaia di specie animali, molte delle quali appartenenti alla famiglia dei lemuri, che sono a rischio estinzione.
Con un nuovo disboscamento, gli animali si trovano senza habitat naturale: ciò porta ad un’unica conseguenza, ovvero la morte di decine di esemplari, con rischio di estinzione della specie.
L’intervento del Dipartimento di Torino mirava appunto alla protezione dei lemuri, tra i quali spicca la razza Indri, che non si è mai adattata ad altri ambienti naturali.
Per evitare che questa specie potesse completamente sparire dalla faccia del pianeta, il gruppo italiano si è dato da fare tantissimo nel corso dell’ultimo decennio, riuscendo a raggiungere l’obiettivo finale solo nelle scorse giornate.
Il Madagascar potrà tirare un sospiro di sollievo, visto che almeno una parte della sua zona naturale rimarrà integra ed intatta per tantissimi anni.
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