Se già si registrano tre vittime tra Lazio e Abruzzo con l’esondazione del fiume Aniene e moltissime persone costrette ad abbandonare i piani più bassi delle loro abitazioni, oggi è la Sicilia a destare le maggiori preoccupazioni. Nella notte infatti una bomba d’acqua si è abbattuta sulla città di Palermo, provocando moltissimi danni a cose e persone.
In Piazza Amendola una palma è caduta su un veicolo parcheggiato a causa del forte vento, costringendo i vigili urbani alla chiusura della strada. Fulmini e vento fortissimo sono stati le cause di altri due alberi caduti alla Favorita: anch’essi hanno completamente distrutto due auto. Solo ferite lievi fortunatamente per un ragazzo di 16 anni colpito da un grosso ramo caduto per le raffiche di vento che hanno raggiunto i 100 km/h.
Disagi anche in Via Catania per smottamenti e dissesti che hanno abbattuto anche la segnaletica stradale e in zona Ponte Corleone. Gli interventi di vigili urbani, protezione civile e mezzi del 118 hanno costretto alla chiusura di diverse arterie importanti della città, paralizzando completamente il traffico. Chiuso il sottopasso Einstein per allagamento, numerosi rallentamenti in via Messina e via dei Cipressi, dove sempre a causa delle fortissime piogge è crollato un muro ai Cappuccini.
In mattina la situazione sta lentamente tornando alla normalità, ma molte strade restano ancora chiuse. Purtroppo le previsioni del tempo non lasciano ben sperare: l’allerta meteo è ancora da bollino rosso su molte zone d’Italia, Sicilia compresa. Il Dipartimento della Protezione Civile ha addirittura valutato con criticità arancione il rischio idrogeologico in alcune aree di Lazio, Toscana, Campania e nelle zone settentrionali della Sicilia. Con tutta probabilità per un miglioramento significativo bisognerà aspettare il fine settimana. Massima attenzione in strada, sia a piedi che in automobile.