Cronaca

Finalmente a casa: Fabrizio Corona lascia la comunità

Dopo circa due anni e mezzo di detenzione, Fabrizio Corona aveva inizialmente ottenuto l’affidamento in prova nella comunità di Don Mazzi a Lonate Pozzolo (Varese) dove egli aveva cercato di ritrovarsi e di ridare un equilibrio alla sua vita.
Accompagnato dai suoi legali e da sua madre, l’ex re dei paparazzi ha oggi dichiarato apertamente che quel giovane fotografo legato ad un mondo fatto di scandali, estorsioni, ricatti ormai non esiste più, va dimenticato.

L’esperienza del carcere e poi quello della comunità sembra che lo abbiano trasformato in una persona tutta nuova che mette al centro di tutto valori come la famiglia.
E così il Tribunale di Sorveglianza si è dichiarato concorde a voler concedere l’affidamento ai servizi sociali “sul territorio” e permettere così a Corona di lasciare la comunità di Don Mazzi per tornare finalmente a casa.

L’ex fotografo può dunque ritornare a casa dai suoi cari ma dovrà comunque stare molto attento a seguire meticolosamente tutte le disposizioni imposte dal Tribunale.
E’ stato assolutamente vietato a Corona l’utilizzo di social network come Facebook e Twitter; nè tantomeno potrà rilasciare interviste o lasciare che si diffondano immagini senza il permesso del magistrato.

Dovrà inoltre restare in Italia senza varcare i confini della Lombardia e soprattutto senza smettere di frequentare assiduamente il Sert (il servizio sociale per i tossicodipendenti). Potrà utilizzare il telefono solo in alcuni orari della giornata e unicamente per comunicazioni di lavoro e con la propria famiglia.
Fabrizio Corona si è dichiarato felicissimo di questa nuova opportunità che non intende sprecare.
La sua casa è sempre lì in corso Garibaldi dove all’epoca di Vallettopoli l’ex paparazzo lanciava orgoglioso mutande ai suoi ammiratori.
Oggi è la casa di un uomo nuovo che vuole dimostrare quanto il valore della libertà, se negato, sia in grado di cambiare totalmente la vita di un individuo.

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