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Strage di migranti nel mar Egeo: sono ventidue le persone che hanno perso la vita

Nuova strage di migranti: due barche sono sprofondate nelle acque che costeggiano le isole greche di Rodi e Kalymnos.

Una delle due imbarcazioni, realizzata in maniera rudimentale con del legno, che non ha retto il peso delle oltre cento persone che si trovavano a bordo di essa, mentre la seconda è naufragata a causa del mare agitato.
Sette donne, tre neonati e dieci bambini: sono questi i primi corpi delle persone che hanno perso la vita, i quali sono stati recuperati nelle acque del mar Egeo.
Le operazioni di soccorso, che sono ancora in atto, vengono rallentate dai forti venti, che continuano ad agitare le acque dell’Egeo.
Nel solo mese di ottobre, nel mar greco, sono morte sessantotto persone, tutte migranti, che salivano a bordo di queste barche rudimentali non curanti della situazione del mare e della condizione delle imbarcazioni.
Sono state mosse delle critiche, da parte degli operatori umani, rivolte direttamente all’Agenzia Europea che si occupa del controllo delle Frontiere.

Le accusa riguardano la lentezza degli addetti nello svolgere le operazioni per poter salvare la vita a queste persone.
Il Premier Alexis Tsipras parlerà, durante un incontro col Parlamento, sulla questione dei migranti, visto che il suolo greco è una delle destinazioni preferite da parte di queste persone, che rischiano di perdere la vita pur di arrivare in Grecia.
I migranti, viste le loro condizioni, continuano ad avere un atteggiamento ostile ed agitato, soprattutto una volta che arrivano alle porte di una nazione europea.
Questo è quanto accaduto al confine tra Slovenia ed Austria, quando alcuni migranti hanno aperto, prepotentemente, i cancelli del confine.
Molti altri invece hanno scavalcato il cancello, fuggendo dai controlli delle autorità presenti sul posto.
Tra i migranti vi erano moltissime donne con in braccio i loro figli: la pioggia ed il freddo non ha fatto altro che aumentare la tensione, che giorno dopo giorno esplode in luoghi e modi differenti tra di loro.