Una famiglia all’apparenza normale: era questa impressione che dava un uomo che viveva Monza con la moglie ed i suoi tre figli, tutti di origine egiziane.
Il cinquantenne, che gestiva un’impresa di pulizie, sembrava essere un uomo come tanti altri: la sua vita infatti si divideva tra famiglia e lavoro.
Ma l’uomo, di cui non è stata rivelata l’identità, aveva un segreto ben nascosto nel garage dell’abitazione in cui aveva vissuto in precedenza: al suo interno alloggiava la seconda famiglia.
Il presunto bigamo avrebbe allestito una sorta di ricovero per l’altra moglie ed i tre figli, che vivevano come se fossero accampati, con coperte per terra, qualche bottiglia d’acqua e poca roba da mangiare.
La scoperta è avvenuta quasi per caso: con la prima moglie, il bigamo aveva grossi problemi ed era stato allontanato dalla sua abitazione.
La donna, che era riuscita ad ottenere un ordine di restrizione contro il marito, lo aveva notato aggirarsi nei pressi della sua abitazione e preoccupata ha deciso di chiamare le forze dell’ordine.
L’egiziano però non aveva intenzione di far visita alla sua prima famiglia, bensì alla seconda: per questo, nella sera del primo novembre 2015, le forze dell’ordine hanno effettuato la tanto triste quanto incredibile scoperta.
La seconda famiglia è stata subito portata in ospedale, viste le scarse condizioni igieniche nelle quali era costretta a vivere.
L’uomo invece è stato interrogato per tutta la notte, in quanto le forze dell’ordine hanno voluto far chiarezza sulla sua situazione.
L’egiziano, che è stato denunciato per aver violato il divieto di avvicinarsi alla sua vecchia abitazione, è stato rilasciato dopo diverse ore trascorse in carcere.
La magistratura si sta occupando del caso ed intende scoprire se, l’uomo, era legalmente sposato con la seconda moglie oppure se si tratta di una situazione ben più grave.
Le indagini sono ancora in corso e nelle prossime ore potrebbe venir interrogata la seconda famiglia per fare chiarimento sulla vicenda.
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