Mohammed Emwazi, conosciuto da tutti come “Jihadi John”, il terrorista protagonista delle decapitazioni nei video diffusi dall’Isis, è stato ucciso in Siria, nelle vicinanze di Raqqa. La notizia è stata diffusa da fonti degli Stati Uniti, che hanno dichiarato che il terrorista è stato colpito da un missile lanciano da un drone. L’aggiornamento è stato ripreso dalla Cnn anche se non ci sono ancora conferme ufficiali. L’attacco era mirato proprio all’uccisione del terrorista, che secondo quanto scrive il Daily Mail è stato “disintegrato” nell’attacco.
La corrispondente della Cnn dal Pentagono, Barbara Starr, ha spiegato che non essendoci sul territorio siriano truppe o personale dell’intelligence statunitense, il Pentagono cercherà di avere conferme dell’uccisione tramite il monitoraggio dei social media dell’Is. Jihadi John era apparso per la prima volta in un video diffuso dall’Isis, vestito di nero, con un coltello per le decapitazioni ed un’arma nella fondina. Il primo ostaggio straniero decapitato fu un americano, James Foley, il 19 agosto del 2014. Poi seguirono le uccisioni di Steven Sotloff, di due cittadini britannici, Alan Henning e David Haines, di nuovo un americano, Peter Kassig e due giapponesi, Kenji Goto e Haruna Yukawa.
Da alcuni mesi Jihadi John era in fuga e negli Stati Uniti si pensava che si fosse allontanato dalla Siria. La sua ultima apparizione in un video risale allo scorso 23 agosto, e per la prima volta si era presentato a volto scoperto. Nel video rivelava il suo vero nome, Mohamed Emwazi, dichiarando che entro breve tempo sarebbe tornato in Gran Bretagna, insieme al leader dell’Isis, il Califfo Abu Bakr al-Baghdadi, per tagliare altre teste ed uccidere i miscredenti. La precedente apparizione di Jihadi John risaliva al gennaio 2015 in occasione della decapitazione della settima vittima, il cittadino giapponese Kenji Goto. Gli americani avevano posto sulla testa di Jihadi John una taglia del valore di 10 milioni di dollari.
