“La Francia è in guerra” dichiara il presidente Francois Hollande davanti alle Camere riunite a Versailles. Il presidente, durante il suo discorso in seguito agli attentati di Parigi, dichiara che si tratta di una guerra che non ha nulla a che fare con la civiltà, in quanto i loro nemici sono solo dei vigliacchi, dei codardi. Intanto la Francia ha deciso di intensificare gli attacchi in Siria per eliminare definitivamente le cellule dell’Isis. Non a caso le parole del presidente sono arrivate a 36 ore dai nuovi attacchi di Parigi quando sono stati lanciati nuovi raid su Raqqa, considerata proprio la capitale dell’Isis.
“Non dobbiamo contenere quest’organizzazione, la dobbiamo distruggere”, ha aggiunto Hollande. Successivamente il presidente ha lanciato un appello a tutti i paesi europei chiedendo di unire le forze per eliminare la minaccia del terrorismo, minaccia che non riguarda soltanto la Francia ma tutto il mondo. Poi Hollande parla del popolo francese. Lo descrive come un popolo forte, coraggioso che ha affrontato ben altre prove oltre gli attacchi di venerdì sera. Aggiunge che “tutti coloro che hanno osato sfidare la Francia sono stati i perdenti nella storia”. Il suo lungo discorso alla Camera di Versailles è cominciato dopo un minuto di silenzio per le vittime degli attacchi di venerdì sera e si è focalizzato sui provvedimenti da prendere in vista di questa grande guerra. Sul fronte interno la Francia ha provveduto al rafforzamento dei controlli alle frontiere e all’assunzione di nuovi funzionari della polizia per monitorare costantemente la situazione in ogni angolo di Parigi. La città si sta rialzando, ma la tensione è ancora molto alta. I bambini tornano a scuola, gli adulti riprendono il lavoro, ma basta poco per scatenare il panico nelle strade. Al termine del discorso Francois Hollande anticipa che presto si terrà un importante incontro con Obama e Putin per unire le forze contro la minaccia dell’Isis.
Infine l’accorato appello all’Unione Europea e la citazione dell’articolo 42 del Trattato Ue che recita: “Qualora uno stato membro subisca un’aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro potere”.
Così Hollande sollecita non solo la Francia ma tutto il mondo a reagire in maniera unita contro una minaccia che, se non combattuta, sarebbe in grado di imporre il proprio credo a tutto il pianeta con la violenza e con la morte.