Una vicenda al limite del comico quella di cui si legge nelle cronache degli USA: nel 2002 la Corte Suprema dello stato di Washington aveva ordinato ai vari dipartimenti di giustizia l’applicazione di uno sconto di pena per buona condotta a chiunque ne avesse i requisiti. Nel 2012, in seguito a dei controlli, ci si è accorti che a causa di un bug presente nel software utilizzato per i conteggi sulle pene erano stati calcolati punteggi maggiori rispetto a quelli dovuti, garantendo sconti di pena più alti del normale. Mediamente i detenuti hanno ad oggi usufruito di quasi 50 giorni di sconto in più, una media che comprende anche ovviamente casi in cui con lo sconto non dovuto si è avuta una scarcerazione anticipata rispetto alla durata della pena.
Dai dati ufficiali risulta che grazie a questo bug sono oltre 3000 le persone scarcerate anzitempo. Nonostante il bug sia stato scoperto oramai tre anni fa, e nonostante le pressioni da più parti per correggerlo, non solo il software non è ancora stato corretto, ma non è ancora stata applicata nessuna misura per risolvere quanto accaduto negli ultimi tredici anni. Il governatore, nella persona di Jay Inslee, ha assicurato che questa situazione vedrà una soluzione in brevi tempi e che si sta valutando come agire nei confronti degli scarcerati illegittimi: per ora al vaglio il ritorno in carcere per scontare il resto della pena o un periodo di lavoro sotto sorveglianza per evitare di andare a incidere in maniera troppo negativa sul processo di reintegro in società già abbastanza difficoltoso dopo un periodo in carcere.