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“Al rogo lo smog, è tempo di pulito: tutte le streghe a rapporto, sfoggiate le scope”

Il clima di questi tempi potrebbe essere metaforicamente ricondotto ad un tecnologico XV-XVII secolo, in cui le scope servirebbero a togliere la polvere, accumulata ormai da tempo nella soffitta del globo: l’atmosfera, che ormai satura la ripone ovunque possibile, nostri polmoni compresi. Siamo a conoscenza, per quanto ci é consentito, della situazione ambientale dei nostri giorni. Una situazione che vari fattori contribuiscono a far peggiorare, una situazione a cui le organizzazioni delle nostre società sembrano contribuire negativamente e volontariamente. Le finestre del mondo sono troppo sporche; sulla bocca degli ambientalisiti la rilevanza va alle micropolveri sottili . L’Europa punta alla diminuzione del 48% delle morti per inquinamento atmosferico. Inizialmente la proposta della Commissione puntava ad una riduzione del 52%, ma poi si sa, come disse Machiavelli “…si fa come gli arcieri prudenti…” si punta in alto per evitare di cadere troppo in basso. E quando si parla di morti, anche la più piccola percentuale conta.

L’Italia si muove con qualche provvedimento. E in democrazia nessun fatto si sottrae alla politica. Tra le città italiane, Milano ha superato il limite consentito dalla legge per le polveri sottili e così rimarrà “chiusa per smog” dalle 10 alle 16 nel periodo dal 28 al 30 dicembre. Questo intervento ha creato delle opinioni, non solo tra i cittadini, ma anche tra i loro rappresentanti: “quel genio di Pisapia ha deciso tre giorni di stop totale delle auto…Secondo me…non risolve i problemi dell’aria, ma disturba solamente chi vorrebbe lavorare”, incalza il segretario della Lega Matteo Salvini. Al malcontento di Salvini si affianca l’avvertimento del presidente del Codaconos Carlo Rienzo: “…un provvedimento inutile se non affiancato da controlli a tappeto sulle strade…”Roma, come Torino, collauderà l’Ecobit, il biglietto per i mezzi pubblici a 1,50 euro valido tutto la giornata invece dei soliti 100 minuti.

Ma ad ogni proposta c’è una critica e così i Verdi rimproverano : “pur apprezzando il giusto segnale del ticket scontato non capiamo il ritorno alle targhe alterne che, alla luce del parco auto circolante nella capitale, consente comunque a 1.300.000 macchine di scorazzare e di emettere quasi il 50% dei pm10 presenti nell’aria”. In presenza di quest’ emergenza ambientale si chiede ai presidenti Grasso e Boldrini di convocare le rispettive assemblee per sollecitare l’adozione di provvedimenti strutturali per il contrasto allo smog. Tra le varie discussioni, ci auguriamo che Madre Natura non si irriti troppo; in certe situazioni dovremmo ricordare che siamo uomini e nascere uomo sulla terra é un incarico sacro.