Nella zona dell’arcipelago delle Vanuatu, nell’oceano Pacifico meridionale, è stata registrata una fortissima scossa di terremoto, che ha raggiunto una magnitudo pari a 6,8 gradi. La scossa ha avuto un ipocentro a 20 chilometri di profondità, ed un epicentro in mare aperto, situato a circa 100 chilometri di distanza dall’isola Vanua Lava, che fa parte dell’arcipelago delle Vanuatu.
La scossa tellurica è stata registrata sia dall’Ingv, che dall’Usgs, il servizio geologico statunitense. Dalle prime notizie che sono pervenute sembra che sulle isole vicine non siano stati registrati danni o feriti, e non è stato emesso nessun allarme per quanto riguarda eventuali tsunami. Questa scossa è stata registrata solo 4 giorni dopo la precedente, di grado ancora maggiore, pari a 7,2 che ha interessato la zona, con epicentro fissato a circa 420 chilometri di distanza dalla capitale di Vanuatu, Port-Vila. Anche in quell’occasione non si sono registrati danni, ma il “Pacific Tsunami Warning Centre”, che tiene sotto controllo la situazione degli tsunami nell’oceano Pacifico, aveva annunciato che potevano crearsi onde pericolose, per le zone costiere in un’area di 300 chilometri attorno all’epicentro, ma l’allarme è stato successivamente annullato.
Queste zone sono state ripetutamente soggette a scosse telluriche molto forti, un’altra era avvenuta nello scorso mese di febbraio, 6,1 gradi sempre in mare aperto ed a 20 chilometri di profondità come ipocentro. La causa sono le rotture della faglia tra la placca oceanica del Pacifico e la placca Antartica. Dato che la zona è praticamente disabitata, non si hanno delle notizie storiche riguardo ad eventi tellurici, ma negli ultimi anni sono stati molti gli eventi che si sono verificati e registrati dai sismografi.