Il bimbo, figlio di una coppia di indiani, è stato ritrovato privo di vita, all’interno di un canale che costeggia la cittadina di Guidizzolo, un centro di meno di 7.000 anime dell’alto mantovano.
Il piccolo che soffriva di una piccola forma di autismo, era stato notato per l’ultima volta ieri pomeriggio, in compagnia dei nonni. In un attimo di disattenzione di questi ultimi aveva fatto perdere le sue tracce.
Non era la prima volta che il piccolo si allontanava, era però sempre stato per brevi periodi, pochi minuti, e per questo i parenti inizialmente non si erano allarmati. Non vedendolo rientrare, i nonni hanno chiamato i genitori, che questa volta, visto il protrarsi dell’assenza, si sono allarmati. Dopo essersi rivolti alle forze dell’ordine, i genitori di Jashan hanno iniziato le ricerche nelle campagne circostanti.
Nelle battute di ricerca hanno partecipato centinaia di volontari, infatti, oltre polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco, i cittadini sono stati allertati tramite i social, e in serata anche dalla trasmissione “Chi l’ha visto”; la speranza di tutti era di poter ritrovare vivo il piccolo, forse nascosto e infreddolito, ma comunque in vita.
Verso l’1.30 purtroppo l’epilogo: il corpo di Jashan è stato ritrovato nei pressi di Birbesi, all’interno del Virgilio un canale che da Guidizzolo corre verso Medole. Erano i canali che scorrono contigui a Guidizzolo i luoghi più pericolosi, non per nulla il consorzio di bonifica aveva abbassato appositamente il livello dell’acqua, nella speranza di poter agevolare le ricerche.
La notizia della morte ha gettato nello sconforto l’intero paese, dove la famiglia era conosciuta per la sua laboriosità, e dove Jashan era visto come un piccolo angelo sempre sorridente, un sorriso che come ha detto lo stesso primo cittadino di Guidizzolo, Sergio Desiderati, non sarà dimenticato tanto facilmente.