C’è ancora grande emergenza per quanto riguarda i barconi dei migranti nel canale di Sicilia. Prima il rovesciamento di un barcone sul quale erano stipati circa un centinaio di persone, 90 delle quali sono state tratte in salvo, poi un altro barcone, sul quale si trovavano 217 migranti è stato soccorso da un mezzo della Guardia di Finanza, mentre si trovava a circa 130 miglia di distanza da Capo Passero. Tra questi migranti 38 erano donne.
I migranti sono stati fatti salire sul mezzo navale della GdF, e secondo il loro racconto sono stati in mare per circa una settimana, dopo essere partiti da Alessandria d’Egitto. I migranti a bordo provengono da vari stati come il Sudan, l’Egitto, la Somalia e l’Eritrea. Nel caso del primo barcone i profughi non sono stati così fortunati e circa una ventina sono annegati. I superstiti della tragedia, parlano invece di circa 100 persone disperse.
Tra i salvati ha fatto molto scalpore il caso di una bambina di soli nove mesi, che nel naufragio ha perso la madre.
In totale, nella giornata di ieri, gli interventi delle unità di soccorso hanno riguardato circa quattromila persone. 22 interventi sono stati coordinati dalla Guardia Costiera e tutti si sono conclusi in maniera positiva, senza nessuna vittima. I migranti sono stati soccorsi anche da mezzi della Marina Militare italiana, di “Eunavformed” e “Frontex”.
Un post sull’account twitter, di Eunavformed mostra una fotografia presa da un aereo che sorvolava la zona, nella quale si vede un barcone “semiaffondato”, e circa 50 migranti, alcuni dei quali in mare, ed altri ancora attaccati al relitto, che sventolano le loro magliette, chiedendo di essere salvati.
Intanto a Messina, 493 profughi, che provengono dalla zona sub-sahariana dell’Africa, sono sbarcati, dopo essere stati raccolti in mare aperto da una nave inglese, la Enterprise. In seguito sono stati trasportati in vari centri di accoglienza con l’utilizzo di pullman. Della situazione ha parlato il premier Renzi, che in questi giorni è impegnato nel summit del G7 in Giappone, rivendicando il ruolo sostenuto dal nostro Paese nella questione migranti. La crisi continua e, secondo i conteggi aggiornati, dallo scorso 1° gennaio, sono stati soccorsi 40.495 persone, senza contare quelli della giornata di ieri. Un numero che, se il trend prosegue, potrebbe far arrivare a fine anno il totale sugli stessi livelli del 2015, portando anche una grande congestione nelle strutture di accoglienza del nostro Paese, che sono sempre di più vicine al collasso.